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Il Museo Diffuso della Resistenza di Torino rischia di chiudere nel 2012

Posted: Gennaio 3rd, 2012 | Author: | Filed under: Documenti, Film & Tv, Repressione, Spizzichi e bocconi | Tags: , , , , | Commenti disabilitati su Il Museo Diffuso della Resistenza di Torino rischia di chiudere nel 2012

 

In questi giorni burrascosi, (forse) finalmente qualcun* inizia a cogliere il terribile risultato del mortifero abbinamento tra politiche di governo scellerate, discriminatorie e profondamente xenofobe e l’atteggiamento tenuto negli ultimi anni da vari esponenti dei media – da quelli mainstream agli ‘opinionist* de noartri’ – che in nome di una non ben definita ”apertura mentale” hanno permesso che il fascismo tornasse non solo a mostrarsi (che in fondo ‘l’italiano vero’ un po’ fascista, perlomeno dentro di sé, non ha mai smesso di esserlo), ma a farlo senza alcuna vergogna… Quasi fosse possibile riabilitarsi dalle macchie nere sparse sulla storia italiana di pochi decenni fa in un batter di ciglia, ripulirsi rifacendosi semplicemente il maquillage quando, ad una lettura attenta (che ahimé sempre meno c’è stata), il nocciolo della questione rimane sempre lo stesso, quel cuore di pece che non ha mai smentito la sua vera essenza.

Di melassa ho letto in questi giorni polemici, e quanto è vero che ne è caduta tanta, copiosa, veicolata da parole ambigue e inesistenti prese di posizione. E certo che in fondo, se non si va dritto al cuore del problema, se si naviga nelle acque sicure del qualunquismo, del politically correct, insomma, se per farla breve non si affrontano di petto le questioni più scomode e cogenti, ma ci si fa imbrigliare da quell’impensabile quanto realissimo fascino del fascismo, può capitare di sentire qualcun* affermare: “ massì, in fondo sono solo ragazzi, un po’ estremisti – come tutti i ragazzi – ma hanno anche tante buone idee”.
Personalmente sono stanca di sentire parlare solo di loro, sentire quant* e quali si sono erett* in loro difesa, per garantire il diritto di tutt* ad esprimersi – quali tutt* però mi domando… dal momento che ai laici, agli omosessuali, ai resistenti viene spesso e volentieri tappata la bocca, nella beatitudine generale – dimenticandosi di una Costituzione che dichiara ancora oggi a chiare lettere che “È vietata la riorganizzazione, SOTTO QUALSIASI FORMA, del disciolto partito fascista”.

Come è evidente, anche io sto faticando a riportare il pensiero verso altri lidi, lidi dei quali si parla poco o nulla, ma che reputo assai più importanti e degni di nota. E’ dei giorni scorsi la notizia che il Museo diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, che ha sede  a Torino, rischia di chiudere nel 2012.
Perché nessuno alza la voce a difesa della Memoria che sta per essere ancora una volta cancellata?

Pezzetto dopo pezzetto, ma inesorabilmente, quanta Italia, dimentica e anche ingrata, ha senza rimorso alcuno permesso che il sacrificio dei partigiani, coloro che hanno lottato a prezzo della propria stessa vita per la libertà di tutt*, venisse man mano archiviato come “storia vecchia”?  Quanta ha permesso che il ‘giorno del Ricordo’ assurgesse a dignità posticcia proprio mentre il 25 aprile diventava semplicemente il giorno della gita fuoriporta?
Perché in questo Paese, nel quale i soldi per le “grandi opere” non mancano mai, e perché nello specifico in Piemonte, a Torino, dove grazie a Giunte di ‘sinistra’ gli euro sono sgorgati come da fonti miracolose per realizzare Siti Olimpici che pian piano si fanno cattedrali nel deserto e  allo stesso modo sarebbero generose allo scopo di realizzare tracciati di Treni ad Alta velocità di sicura inutilità e grandissimo danno, dicevamo, perché di colpo i fili della saccoccia vengono tirati per uno di quei luoghi speciali nei quali tutti, giovani e meno giovani, possono ancora sperimentare e dialogare con un passato da non dimenticare  per costruire un futuro migliore?
Il Museo della Resistenza è un posto difficile da spiegare a chi non lo ha mai visitato, e la sua particolarità risiede nel fatto che lì, all’interno delle sue sale, risuonano ancora gli allarmi che precedevano i bombardamenti della città, le registrazioni radiofoniche, le parole dei partigiani che rievocano le varie fasi del conflitto con l’ineguagliabile voce di chi l’ha vissuto… le speranze, la paura, le sconfitte e l’esplosione di gioia, la solidarietà, la forza.

Una forza invidiabile che nessuno di noi, qui e oggi, può dire di conoscere: ed è perciò bene andare, di quando in quando, ad ascoltare di nuovo quelle testimonianze, capaci di ridare il giusto valore alle cose della vita. Loro sono lì che ci aspettano.

Quello che il Museo offre è un’esperienza, visiva, uditiva e tattile incomparabile, un incontro – scontro con una realtà che appare lontana nel tempo e nello spazio ma che poi così distante non è, come gli avvenimenti attuali ci hanno dolorosamente mostrato.
Quasi a segnare la gravità di quello che sta capitando, proprio in queste ore, è giunta la notizia della morte dell’ennesimo Partigiano, Lino.

Lino, nelle parole di una meravigliosa sorella femminista che lo conosceva “aveva l’aspetto e l’atteggiamento di quei nonnini dolcissimi e buoni come il pane, sempre molto gentile ed educato. Più che del passato con lui parlavo sempre dell’importanza dell’antifascismo oggi. Lui, come molti altri, riteneva importantissimo andare nelle scuole a raccontare cosa erano stati il fascismo, la guerra e la resistenza… La memoria, per non dimenticare ciò che é stato, affinché il nazifascismo e tutto quello che ne è conseguito non possa più esistere. La loro paura é l’oblio, la rimozione dalla memoria storica e collettiva, non tanto per quello che hanno fatto loro ma appunto per quello che “é stato” e la consapevolezza che purtroppo il fascismo non è affatto morto e che quindi l’antifascismo debba essere una pratica militante quotidiana. Lui e gli altri della sezione ci dicevano sempre che ora toccava a noi, che avremmo dovuto continuare la loro lotta e noi ovviamente gliel’abbiamo promesso, perché é quello che riteniamo giusto e doveroso fare, é quello che abbiamo sempre fatto e faremo sempre e sopratutto sarebbe impensabile non fare.”

Alla luce di questa preziosa testimonianza ripenso alle parole di qualcun* di quell* che in questi giorni ci hanno dato delle “pazze”, poiché ancora parliamo di Resistenza, e di Partigiani. Saremmo dunque pazze a dar credito alle parole ascoltate, spesso in prima persona, da persone eroiche che nel proferirle ci hanno chiesto di non dimenticare? Noi non dimenticheremo, è una promessa, e rivendicheremo sempre con orgoglio il nostro sentirci nel profondo del cuore partigian*: poiché lottiamo con tutte le nostre forze contro il fascismo, quello che vediamo a briglia sciolta prendere piede nel nostro paese, come quello che ognun* di noi si porta dentro – risultato di un’immersione continua e costante in un contesto sociale, politico e culturale (!) che stimola e favorisce l’odio per coloro che osano mettere in discussione la norma – o che semplicemente, chiedendo pari diritti per tutt*, di fatto andrebbero a ledere il privilegio di pochi – che dà un prezzo a tutto e relega la solidarietà a passatempo per idioti.

Addio Lino, e grazie!

Via: Femminismo a Sud


Anche il comune di Milano aprirà il Servizio LGBT

Posted: Dicembre 18th, 2011 | Author: | Filed under: Documenti | Tags: , , | Commenti disabilitati su Anche il comune di Milano aprirà il Servizio LGBT

Ricevo questo comunicato del Coordinamento Torino Pride sull’istituzione del Servizio LGBT a Milano. A Torino analogo servizio è attivo già da alcuni anni e si è speso in alcune iniziative interessanti.

(CS) Anche Milano avrà il Servizio LGBT, il Coordinamento Torino Pride LGBT gli fa i suoi migliori auguri

Pierfrancesco Majorino, assessore al welfare e pari opportunità del Comune di Milano, ha dato l’annuncio che anche il capoluogo lombardo avrà il suo Servizio LGBT.  “In una simile cornice tengo a dire con grande orgoglio che siamo felici di voler portare anche a Milano il servizio antidiscriminazioni già sperimentato dal Comune di Torino in relazione all’orientamento sessuale, all’identità e all’appartenenza di genere. Sconfiggere la cultura delle intolleranze, delle omofobie, delle xenofobie, è un pezzo di un programma di governo. Vuol dire offrire consulenza legale, ascolto, reti relazionali, campagne di educazione nelle scuole, azioni di aggiornamento e formazione del personale dei servizi del Comune stesso.” queste le parole dell’assessore Majorino intervenuto al Forum delle Politiche Sociali.
In platea anche la sua collega torinese Mariacristina Spinosa, che il prossimo 15 Dicembre conferirà proprio un riconoscimento al Servizio LGBT piemontese che compie 10 anni di attività continuativa sul territorio.

“E’ una grande gioia per l’associazionismo torinese che tanto sostenne la nascita del Servizio LGBT.” Dichiara Giovanni Caponetto, neocoordinatore del Torino Pride. “In questi anni abbiamo collaborato in modo sempre più fitto con le istituzioni anche grazie alla presenza del Servizio, il cui ruolo inizialmente rivolto al Comune apparato, è stato orientato con profitto in tutta una serie di ambiti, primo fra tutti la Formazione scolastica. E’ inutile dire che l’istituzione e la continuità di tali servizi sono il segno più tangibile dell’apertura e dell’interesse sincero delle amministrazioni sulle nostre tematiche” continua Caponetto “quindi ringraziando ancora una volta il Comune di Torino per questi anni di proficua collaborazione facciamo i nostri migliori auguri a Milano sperando che questa bella storia si ripeta e convinca quante più amministrazioni a seguirne l’esempio.”


Dal Pogrom di Torino al killer neofascista di Firenze – contro ogni razzismo/fascismo a Torino

Posted: Dicembre 16th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Documenti | Tags: , , , , , | Commenti disabilitati su Dal Pogrom di Torino al killer neofascista di Firenze – contro ogni razzismo/fascismo a Torino

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APPELLO del CIAO To Collettivo Immigrati Auto-organizzati e Maurice:

Ancora una volta sono venuti a prendere lo “straniero”!

La criminalizzazione mediatica, politica ed economica dei cittadini che provengono da diverse nazioni e delle minoranze non è mai arrivata al capo linea, in Italia. Ogni occasione è buona per puntare il dito sullo straniero, sopratutto quello povero, per designarlo come “vero responsabile” del problema del momento. Sabato 10 dicembre scorso, a Torino, sono stati, ancora un’altra volta, uomini e donne Rom a essere “condannati e giustiziati” da una folla e da una stampa a caccia di capri espiatori.

Dare fuoco a una abitazione con lo scopo di uccidere le persone che ci vivono è un atto criminale di una violenza e di una barbarie che nessuna causa oggettiva può spiegare.

Questa volta l’assalto è stato scatenato dalla questione del presunto stupro, sulla base del codice d’onore che vede lo stupro non come violenza di un uomo contro una donna, ma come la minaccia dell’uomo straniero all’onore delle “proprie donne”. Read the rest of this entry »


Giornata Internazionale per la fine della violenza contro le persone sex worker – Torino

Posted: Dicembre 13th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Repressione | Tags: , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Giornata Internazionale per la fine della violenza contro le persone sex worker – Torino

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In occasione della Giornata Internazionale per la fine della violenza contro le persone sex worker a pochi giorni dalle iniziative in UK e in Francia anche a Torino presso il circolo Maurice si svolgerà una serata a tema con proiezioni, testimonianze e discussione.

L’argomento è vasto e complesso ma sento sempre di più l’esigenza di analizzarlo e parlarne insieme, conoscendolo meglio e cercando di capirne tutte le sfaccettature, le implicazioni e le contraddizioni.

sabato 17 dicembre 2011

dalle ore 19.30 – presso il circolo di cultura GLBTQ Maurice
Torino, via Stampatori 10

APERITIVO

PROIEZIONE DI CORTOMETRAGGI

Nè colpevoli, nè vittime

(2009 // 39’38’) Videobox alla conferenza europea sul lavoro sessuale, Bruxelles.

Progetto presentato da International Committee on Rights of Sex Workers

a cura delle SexyShock

Heroes of HIV

(2007 // 8’16’’) Una produzione LinkTv // Repubblica Dominicana

I’m a sex worker

(2009 // 0’58’’) A cura di Sex Work Awareness // New York

Fières d’être Pute

(2010 – 32’00’’) Regia di Irene Dionisio

In Francia successivamente al terzo “Pute Pride” nanziato da una prostituta parigina con i

guadagni di una nottata di sesso sadomaso con un ministro, un gruppo di prostituti

composto da trans, lesbiche, travestiti, etero tra i più noti del panorama parigino,

ha creato un sindacato in difesa dei diritti dei lavoratori del sesso, lo STRASS.

TESTIMONIANZE

Evento realizzato in collaborazione con FestiLav – Festival Italiano Cinematografico dei Lavoratori – organizzato dall’Associazione Culturale Taksim.

Alcuni spunti di approfondimento:

 


Razzismo incendiario e controllo dei corpi a Torino

Posted: Dicembre 12th, 2011 | Author: | Filed under: Documenti, Repressione | Tags: , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Razzismo incendiario e controllo dei corpi a Torino

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Due commenti (interessanti ma che condivido solo in parte) tratti dal blog di Michela Murgia e da Femminismo a Sud sull’incendio al campo nomadi di Torino, sul controllo dei corpi nella nostra società e sul razzismo imperante. De-responsabilizzare e in qualche modo giustificare la ragazza torinese che ha dato il via a questa ondata di violenza non è secondo me corretto. Per me è e resta una ragazza razzista e pericolosa.

Ma provare a ragionare sul controllo dei corpi in questa società è altrettanto importante: dichiarare di essere stata stuprata è più socialmente accettabile a Torino, nel 2011, di una scelta autodeterminata sulla propria sessualità?

Giusto per aggiungere una ulteriore nota di orrore, alla manifestazione razzista che è poi degenerata in attacco incendiario al campo ha partecipato anche la segretaria provinciale del Partito Democratico e presidente di quartiere Vallette Paola Bragantini che, dopo aver giustificato e incoraggiato con la sua partecipazione un corteo apertamente xenofobo si meraviglia e fa l’anima bella sui giornali appena il razzismo si manifesta nell’aggressione fisica e negli attacchi incendiari alle abitazioni presenti al campo nomadi. Giusto per ricordare che la xenofobia e il razzismo sono trasversali

#torinoburning Inventarsi il mostro

Una ragazzina torinese ha detto di essere stata violentata da due rom. La fiaccolata a suo sostegno però è finita in rogo ieri sera, con un campo nomadi bruciato alla periferia di Torino. Poi la ragazzina ha detto che non era vero niente, che non l’ha stuprata nessuno, tantomeno i rom. Era stata con un ragazzo italiano ed era forse la sua prima volta.

La notizia grossa è quella del pogrom, ennesimo frutto di una cultura dove si cresce imparando a temere il diverso e lo straniero, a prescindere dal fatto che sia colpevole o non lo sia. Immagino che si troverà senza difficoltà qualcuno pronto a dire che se non era vero stavolta lo sarebbe stato comunque la prossima. Il fatto che questa cultura negli ultimi vent’anni sia riuscita a generare sindaci, assessori, presidenti di provincia e ministri a vario titolo ha aiutato molto a farla passare dal bancone del bar al senso comune. Di essere razzista c’è chi ha smesso di vergognarsi da tempo. Read the rest of this entry »


Una ribellione necessaria – presentazione a Torino

Posted: Dicembre 7th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Documenti, Libri e racconti | Tags: , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Una ribellione necessaria – presentazione a Torino

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Per chi non avesse avuto modo di assistere alla presentazione degli atti del convegno svoltosi due anni fa Una Ribellione Necessaria segnalo che potrà rimediare sabato 10 dicembre a Torino presso il circolo GLBT Maurice a partire dalle ore 17.30.

sabato 10 dicembre 2011
circolo glbtq Maurice – via Stampatori, 10 Torino – ore 17.30

PRESENTAZIONE DEGLI ATTI DEL CONVEGNO
UNA RIBELLIONE NECESSARIA
… … Lesbiche, gay e trans: 40, 30, 20 anni di movimento

Saranno presenti la curatrice Elena Biagini e Graziella Bertozzo

a seguire aperitivo di autofinaziamento

Nel 2009 ricorreva il ventennale della nascita del circolo che oggi si chiama Azione gay e lesbica. Sono stati vent’anni di presenza a Firenze e nella provincia circostante, di costruzione di visibilità, cultura e politiche altre. Azione gay e lesbica ha voluto sottolineare questa tappa importante del suo percorso con un convegno che desse valore e spazio alla memoria, sia sul piano documentaristico e testimoniale, sia su quello dell’iniziativa culturale e politica nell’attualità.
Il convegno ha messo a fianco tre grandi inizi che, nelle differenti scale di importanza, si intrecciano e si alimentano a vicenda: il quarantennale della rivolta di Stonewall, quando lesbiche gay e trans scesero in strada per la prima volta per protestare contro le vessazioni della polizia, il trentennale della nascita del primo gruppo dove le lesbiche di Firenze e dintorni si incontrarono, si confrontarono e gettarono le basi per un’identità politica collettiva e il ventennale della nascita di Azione gay e lesbica.
Queste tre ricorrenze e i percorsi che da lì si sono aperti, mescolati, contaminati sono raccontati in questo volume da studiose e studiosi insieme alle protagoniste e ai protagonisti di ieri e di oggi e compongono una parte di quella grande trama che è la storia del movimento lgbtiq nelle sue molteplici articolazioni.

Il volume è dedicato ad Alessia Ballini, amica, compagna, “pioniera” con molte e molti di noi
ci ha detto che la vita va corsa fino in fondo
ci ha lasciato l’autodeterminazione della sua vita
e il grande vuoto della sua mancanza


Femminismo e lotta sindacale nella crisi – presentazione quarto Quaderno Viola a Torino

Posted: Dicembre 3rd, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Libri e racconti | Tags: , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Femminismo e lotta sindacale nella crisi – presentazione quarto Quaderno Viola a Torino

Per coloro che non avessero ancora potuto assistere alla presentazione del nuovo numero dei Quaderni Viola dedicato a Femminismo e lotta sindacale nella crisi vi segnalo l’appuntamento martedì 6 dicembre 2011 a Torino presso il circolo di cultura GLBTQ Maurice a partire dalle ore 19.30.

martedì 6 dicembre 2011

Altramartedì e circolo glbtq Maurice organizzano
via Stampatori, 10 – Torino
ore 19.30 aperitivo di autofinanziamento

a seguire,

presentazione del QUARTO QUADERNO VIOLA:
Sebben che siamo donne – Femminismo e lotta sindacale nella crisi

Interverranno Lidia Cirillo e Silvio Vit

SERATA APERTA A TUTTE E TUTTI


Nessuno spazio al Movimento per la vita! – report assemblea

Posted: Dicembre 2nd, 2011 | Author: | Filed under: Documenti | Tags: , , , , , , , | Commenti disabilitati su Nessuno spazio al Movimento per la vita! – report assemblea

Il 28 Novembre a Palazzo Nuovo si è svolta un’assemblea informativa a proposito dell’intervento dei movimenti per la vita all’interno dei consultori pubblici, che ha visto il contributo del nostro Laboratorio (Sguardi Sui Generis), quello de Le Ribellule di Roma e quello delle Mujeres Libres di Bologna.

Proprio il fatto che fossero presenti tre collettivi che si occupano di questa tematica, ciascuno nei propri territori, è un elemento sul quale riflettere. Il primo dato emerso è infatti la trasversalità degli attacchi all’autodeterminazione delle donne ed alla legge 194: sia in Emilia Romagna che in Lazio che in Piemonte le varie giunte regionali stanno elaborando protocolli pressoché identici fra loro e che vanno tutti esattamente in questa direzione; anche in Lombardia si stanno promuovendo delibere simili.

Numerosi interventi fatti da donne presenti all’assemblea hanno chiarito infatti come anche nella regione lombarda la situazione dei consultori pubblici e l’aumento esponenziale dei medici obiettori sia un primo grande ostacolo che si pone di fronte alla donna nel momento in cui volesse scegliere di interrompere una gravidanza.

Il tema del turn over dei medici e dell’obiezione di coscienza è stato quindi un altro elemento di discussione: oltre ad avere ricadute sulla possibilità stessa di interrompere la gravidanza, è un elemento allarmante pensando soprattutto in prospettiva futura.

Il fatto che siano principalmente medici giovani ad essere obiettori porta a riflettere sulle condizioni in cui, chi decide di occuparsi di interruzione di gravidanza, si trova a lavorare. Sotto le crescenti pressioni prodotte dal rafforzamento dell’ideologia antiabortista, questi medici si ritrovano infatti schiacciati da un sovraccarico di lavoro che li porta a svolgere quasi esclusivamente l’aborto, senza poter esprimere la propria professionalità a 360° e subendo continuamente le tensioni di un lavoro stigmatizzato.

Simili condizioni rispecchiano sempre meno la possibilità di scelte reali su come dedicarsi alla professione ginecologica quanto piuttosto lo smantellamento di un generale concetto di autodeterminazione dei soggetti.
Tutto questo a partire dall’attacco diretto alla libertà di scelta delle donne.


Le Ribellule (Roma): la proposta di legge Tarzia


Mujeres Libres (Bologna): la proposta di legge Bignami


Mujeres Libres (Bologna): alcuni casi dell’Emilia Romagna


Turnover dei medici e obiezione di coscienza

Via: Sguardi sui Generis


Le 40 ragioni per cui le puttane sono le mie eroine

Posted: Dicembre 2nd, 2011 | Author: | Filed under: Libri e racconti, Piccole gioie | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su Le 40 ragioni per cui le puttane sono le mie eroine

Dal reading King Kong Bloggers, svoltosi al csoa Askatasuna di Torino all’interno del Feminist Blog Camp il 29/10/2011.

Elisatron legge Le 40 ragioni per cui le puttane sono le mie eroine di Annie Sprinkle.
Sperimentiamo la modalità Human mic come contro-liturgia.

Via: Slavina


Lotta all’AIDS: ospedali che chiudono a Torino?

Posted: Novembre 27th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti | Tags: , , , , | Commenti disabilitati su Lotta all’AIDS: ospedali che chiudono a Torino?

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L’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, oltre ad essere un centro di eccellenza in Piemonte per la cura e la diagnosi delle malattie infettive, è uno dei pochi centri in Piemonte che si occupa di fornire gratuitamente, senza prenotazione e, per chi lo desidera, anonimamente analisi, test e consulenze con medici qualificati sulle malattie sessualmente trasmissibili.

Le voci di una prossima chiusura del centro o di uno spostamento in altra sede sono diventate sempre più insistenti e giovedì 1 dicembre, giornata mondiale per la lotta contro l’AIDS, è stato indetto un presidio nel centro cittadino per cercare di avere risposte chiare sul futuro di uno dei servizi fondamentali per la città di Torino.

1 dicembre 2011
CHIUDE L’ AMEDEO DI SAVOIA?
 
Il Comitato “Che fine ha fatto il nuovo Amedeo di Savoia” organizza per il giorno:
 
1° dicembre 2011, ore 11 in Piazza Castello n. 165, Torino
 
un presidio allo scopo di affermare che nessuna decisione sul futuro dell’ospedale Amedeo di Savoia possa essere presa senza un confronto con le associazioni dei pazienti, oltre che dei medici e degli infermieri che in quell’Ospedale lavorano.
Da un anno il Comitato ha cercato un interlocutore istituzionale in grado di fornire notizie certe circa il futuro dell’ospedale e purtroppo dobbiamo constatare che nessuno ha risposto alle nostre ripetute richieste.
Anche l’ultima riunione operativa della Consulta Regionale contro l’AIDS, che si è svolta nel settembre 2010, non ha prodotto alcunché di concreto. Il 14 di ottobre u.s. in previsione della Giornata Mondiale di lotta all’AIDS abbiamo richiesto all’assessore Monferino un incontro pubblico, ma ci ha risposto di non potere per quella data. A tutt’oggi non ha ancora indicato una data alternativa.
Infine abbiamo appreso dai quotidiani che nel piano di riorganizzazione della rete ospedaliera piemontese per l’ospedale Amedeo di Savoia si prevede il trasferimento in altra struttura, e probabilmente anche lo smembramento dei servizi.
 
Il futuro dell’Ospedale Amedeo di Savoia e delle malattie infettive in Piemonte non è solo interesse delle associazioni che si occupano di HIV/AIDS, ma di tutti e tutte, e a tutti e tutte noi chiediamo di sostenere questa iniziativa e venire al presidio!
 
 
COMITATO “CHE FINE HA FATTO IL NUOVO AMEDEO DI SAVOIA?”

Anlaids Piemonte, Arcigay Torino, Arcobaleno Aids, Coordinamento Torino Pride lgbt, Associazione Radicale Certi Diritti, CTS Torino, Circolo GLBT Maurice, Gruppo Abele,

Lila Piemonte, Sermig.

Persona di contatto:
Stefano Patrucco 
cell. 338/491994  –  e-mail: steupatrucco@gmail.com
Associazione Arcobaleno Aids
Via O.Vigliani 2
10135 Torino
Tel. 011/345757
Cell. 338/4919947