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Le persone sex worker minorenni prendono la parola

Posted: Dicembre 9th, 2011 | Author: | Filed under: Documenti | Tags: , , , , , , , | Commenti disabilitati su Le persone sex worker minorenni prendono la parola

Kristen Hinman sul Village Voice racconta la ricerca condotta dall’antropologo Ric Curtis e da Meredith Dank  tramite interviste a più di 200 sex worker minorenni nella città di New York. I dati che emergono mettono in profonda crisi molte delle convinzioni sul tema e delle strategie adottate dalle istituzioni e dalle associazioni che se ne occupano.

Dalle interviste emergono alcuni dati particolarmente interessanti

• Circa metà dei minorenni – il 45% – sono ragazzi
• Solo il 10% è sotto la gestione di un un magnaccia o un “facilitatore”
• Circa il 45% è entrato/a nel “mercato” tramite un amico/a
• Più del 90% è nato/a negli USA (il 56% è nato/a nella stessa New York)
• In media hanno iniziato ad esercitare all’età di 15 anni
• La maggior parte dei clienti sono uomini – in preferenza bianchi e ricchi
• La maggior parte degli adescamenti avvengono per strada
• Circa il 70% dei minorenni afferma di essere andato/a a richiedere assistenza almeno una volta ad un centro di aiuto per giovani
• Praticamente tutti i giovani – il 95% – affermano di aver scambiato sesso con soldi perchè era il modo più sicuro per mantenersi.

In altre parole il minorenne tipico che è commercialmente sessualmente sfruttato nella città di New York non è una ragazza pre-adolescente, non è in condizioni di schiavitù sessuale e non prigioniero di un pappone.

Quasi tutti i ragazzi e le ragazze coinvolti nel mercato del sesso a New York lo stanno facendo in autonomia.
Fonte:  Village Voice – Lost Boys – pagina 1

Altrettanto interessanti le motivazioni che spingono i/le sex worker minorenni a fare questo lavoro

• “Non riesco a trovare un lavoro che paghi meglio di questo”
• “Mi piace la libertà che questo di vita mi offre”
• “Il mio amico sta facendo un sacco di soldi facendolo e mi ci ha introdotto”
• “Voglio soldi per comprarmi un nuovo cellulare”
Fonte: Village Voice – Lost Boys – pagina 7

L’articolo prosegue mettendo in discussione, alla luce dei dati raccolti dalle interviste, gli interventi del governo statunitense e l’approccio di molte delle organizzazioni di che si occupano di sex worker minorenni e che spesso si basano sulla lotta alla schiavitù sessuale e al commercio delle persone che dalla ricerca sembra essere solo una minima parte del fenomeno.

Dall’articolo è possibile capire la metodologia di raccolta dati adottata e scoprire molte altre informazioni in particolare sulle difficoltà che incontrano le persone sex worker minorenni, sui loro desideri e sulle violenze di cui sono vittime (spesso anche da parte delle forze di polizia).

L’articolo completo può essere letto direttamente sul sito di Village Voice o scaricato in formato PDF cliccando qui


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