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Lotta all’AIDS: ospedali che chiudono a Torino?

Posted: Novembre 27th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti | Tags: , , , , | Commenti disabilitati su Lotta all’AIDS: ospedali che chiudono a Torino?

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L’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, oltre ad essere un centro di eccellenza in Piemonte per la cura e la diagnosi delle malattie infettive, è uno dei pochi centri in Piemonte che si occupa di fornire gratuitamente, senza prenotazione e, per chi lo desidera, anonimamente analisi, test e consulenze con medici qualificati sulle malattie sessualmente trasmissibili.

Le voci di una prossima chiusura del centro o di uno spostamento in altra sede sono diventate sempre più insistenti e giovedì 1 dicembre, giornata mondiale per la lotta contro l’AIDS, è stato indetto un presidio nel centro cittadino per cercare di avere risposte chiare sul futuro di uno dei servizi fondamentali per la città di Torino.

1 dicembre 2011
CHIUDE L’ AMEDEO DI SAVOIA?
 
Il Comitato “Che fine ha fatto il nuovo Amedeo di Savoia” organizza per il giorno:
 
1° dicembre 2011, ore 11 in Piazza Castello n. 165, Torino
 
un presidio allo scopo di affermare che nessuna decisione sul futuro dell’ospedale Amedeo di Savoia possa essere presa senza un confronto con le associazioni dei pazienti, oltre che dei medici e degli infermieri che in quell’Ospedale lavorano.
Da un anno il Comitato ha cercato un interlocutore istituzionale in grado di fornire notizie certe circa il futuro dell’ospedale e purtroppo dobbiamo constatare che nessuno ha risposto alle nostre ripetute richieste.
Anche l’ultima riunione operativa della Consulta Regionale contro l’AIDS, che si è svolta nel settembre 2010, non ha prodotto alcunché di concreto. Il 14 di ottobre u.s. in previsione della Giornata Mondiale di lotta all’AIDS abbiamo richiesto all’assessore Monferino un incontro pubblico, ma ci ha risposto di non potere per quella data. A tutt’oggi non ha ancora indicato una data alternativa.
Infine abbiamo appreso dai quotidiani che nel piano di riorganizzazione della rete ospedaliera piemontese per l’ospedale Amedeo di Savoia si prevede il trasferimento in altra struttura, e probabilmente anche lo smembramento dei servizi.
 
Il futuro dell’Ospedale Amedeo di Savoia e delle malattie infettive in Piemonte non è solo interesse delle associazioni che si occupano di HIV/AIDS, ma di tutti e tutte, e a tutti e tutte noi chiediamo di sostenere questa iniziativa e venire al presidio!
 
 
COMITATO “CHE FINE HA FATTO IL NUOVO AMEDEO DI SAVOIA?”

Anlaids Piemonte, Arcigay Torino, Arcobaleno Aids, Coordinamento Torino Pride lgbt, Associazione Radicale Certi Diritti, CTS Torino, Circolo GLBT Maurice, Gruppo Abele,

Lila Piemonte, Sermig.

Persona di contatto:
Stefano Patrucco 
cell. 338/491994  –  e-mail: steupatrucco@gmail.com
Associazione Arcobaleno Aids
Via O.Vigliani 2
10135 Torino
Tel. 011/345757
Cell. 338/4919947

Queer Film Festival a Bari e Firenze

Posted: Novembre 25th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Film & Tv | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Queer Film Festival a Bari e Firenze

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Un battesimo e un compleanno per due festival italiani queer dedicati alla settima arte.
Nel capoluogo pugliese nasce il Bari Queer Festival, in programma dall’1 al 4 dicembre presso lo storico cinema Kursaal Santalucia e organizzato da un gruppo di lavoro tutto al femminile: Francesca d’Apolito, Emiliana Galiani, Vanessa Picciarelli e Valentina Tarantino. Il segno tangibile di un fermento culturale che sta rivitalizzando il sud dal punto di vista glbt, come ha dimostrato la nascita, quest’estate, del Sicilia Queer Filmfestche ha annunciato le date della prossima edizione: 4-9 giugno 2012 (si stanno cercando volontari e, come sempre, un sostegno per il reperimento fondi).

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Canzone queer della settimana: No clause 28 – Boy George – 1989

Posted: Novembre 20th, 2011 | Author: | Filed under: Musica | Tags: , , , , , , , | Commenti disabilitati su Canzone queer della settimana: No clause 28 – Boy George – 1989

La canzone queer di questa settimana è No clause 28 di Boy George, dall’album Boyfriend pubblicato nel 1989

Scarica il video cliccando qui

Era il 1988 quando la sezione 28 del famigerato Local Government Act fu approvata. Tale norma, entrata in vigore in Inghilterra, Galles e Scozia, vietava alle autorità locali ogni forma di “promozione intenzionale dell’omosessualità o la pubblicazione di materiale con l’intenzione di promuovere l’omosessualità” e “la promozione dell’insegnamento di ogni scuola dell’accettabilità dell’omosessualità come una forma di relazione familiare“.

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Alcune riflessioni dopo la presentazione di Stanze Private

Posted: Novembre 13th, 2011 | Author: | Filed under: Documenti | Tags: , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Alcune riflessioni dopo la presentazione di Stanze Private

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“C’e’ un momento in cui bisogna essere maleducate”

Eve Kosofsky Sedgwick

L’incontro di alcuni giorni fa al circolo GLBTQ Maurice di Torino sul libro Stanze Private di Eve Kosofsky Sedgwick è stato per me molto significativo.

Arrivare all’incontro dopo una giornata particolarmente faticosa e trovare una sala gremita oltre la capienza massima, persone interessate e interventi di altissimo livello è stata una piacevole sorpresa.

Luisa Passerini, Federico Zappino e Liliana Ellena mi hanno fatto scoprire la figura e parte del pensiero di Eve Kosofsky Sedgwick, la voglia di provocare e rimettere in discussione la sua vita, il suo mondo, e le certezze di un movimento GLBT e femminista come quello statunitense degli anni ’90.

Le mie conoscenze filosofiche sono molto limitate ma la serata mi ha offerto comunque numerosi spunti di riflessione che proverò a sintetizzare di seguito. Non voglio fare un report della serata, non ne ho nè le competenze nè l’interesse. E’ stata una serata ricca di emozioni, sensazioni e suggestioni oltre che di concetti e riflessioni.

Voglio solo provare a riportare qui alcuni miei appunti, le frasi che mi hanno in qualche modo toccato, i dubbi e le domande che mi sono posto e su cui continuerò a riflettere ancora a lungo.

  • Il testo di Segdwick delinea una sorta di genealogia femminista. Nasce da una impasse dei movimenti femministi e GLBT negli USA.
  • L’AIDS mettere in crisi l’attivismo GLBT negli USA mettendo in luce l’elemento violento dell’omofobia dimenticato negli anni precedenti. Vi furono tendenze genocidarie.
  • Il termine eterosessuale viene storicamente introdotto successivamente alla nascita del termine omosessuale e non viceversa.
  • In Italia il passaggio dell’AIDS è stato rimosso e non vi è stata una reale elaborazione da parte del movimento GLBTQ.
  • La malattia della Sedgwick (tumore al seno) è stata per lei lo spunto per rimettere in discussione il suo essere donna.
  • La Sedgwick si definiva obesa, volontariamente non procreativa, eterosessuale, sposata ed ebrea.
  • L’uscita dal closet deve avvenire con la consapevolezza che l’oppresso può diventare oppressore (vedi la regina Ester nella tradizione ebraica)
  • Lo studio della sessualità e quello del genere non sono la stessa cosa.
  • L’analisi di Sedgwick era anti-omofobica. Per arrivare al queer dobbiamo dotarci di strumenti anti-omofobici.
  • Il termine queer è riappacificante o conflittuale con il femminismo?
  • Il movimento gay statunitense attaccò duramente Sedgwick.
  • L’omosessuale è uno stigma di marginalizzazione del maschile e del virile o è la quintessenza della norma maschile e virile?