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Pyongyang party

Posted: Dicembre 23rd, 2011 | Author: | Filed under: Inutilita', Musica, Piccole gioie, Spizzichi e bocconi | Tags: , | Commenti disabilitati su Pyongyang party

Everyday I’m Sufferin

 Via: Uomo in Polvere


Le Giornate di Cinema e Cultura Omosessuale presentano Lovers a Vito di Leguzzano – Vicenza

Posted: Dicembre 17th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Musica | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Le Giornate di Cinema e Cultura Omosessuale presentano Lovers a Vito di Leguzzano – Vicenza

sabato 17 dicembre ore 22,30
CSC, via Leogra 4, S. Vito di Leguzzano (VI)

LOVERS
Carolyn Berk´s – voce
Kerby Ferris – synth, elettronica
Emily Kingan – batteria, percussioni

Dopo il concerto di Baby Dee dello scorso novembre, le Giornate di Cinema e Cultura Omosessuale (In collaborazione con CSC, Circolo Pink, Drasticamente , Kinotto e Pixelle) propongono un nuovo appuntamento musicale al CSC di San Vito di Leguzzano (Vicenza) con la queer band femminile americana “Lovers”, in tour in Italia per presentare il loro quinto album “Dark Light” per l’etichetta Badman.
Band di intensità e complessità emotiva. Il loro nuovo album Dark Light inizia con la confessione della cantante Carolyn Berk´s che dice “ogni volta che inizia la musica, posso sentire il mio male, scuotendo il cuore” e da lì, le Lovers intraprendono un viaggio spirituale di ispirazione e armonie in tre parti, una profondamente introspettiva, una new-wave e l’altra goliardica. Le Lovers (sono la celebre paroliere Berk, la synth-programmatore e performance artist Kerby Ferris e l’artista multimediale e percussionista Emily Kingan) sono il ritratto intimo dell’amicizia femminile, della sessualità, il tutto visto in una evoluzione perenne come un processo infinito. Dark Light è stato registrato a Portland nell’amato studio “Type Foundry” con l´etichetta Badman di Dylan Magierek (Mark Kozelek, Thao Nguyen & Cello Project Portland, Starfucker). Il risultato è un espansivo paesaggio sonoro fatto di meraviglia, colori e speranza, l’album si può vedere come una performance interattiva e coinvolgente che si propone di lasciare il pubblico ispirato ed emotivamente coinvolto.
http://www.myspace.com/loverstheband
http://www.loversarelovers.com

info concerto:
www.centrostabile.it

vedi il video delle Lovers su:
www.cuc-cinemauno.it

un’iniziativa: Giornate di Cinema e Cultura Omosessuale (Padova), Centro Stabile di Cultura (S. Vito di Leguzzano), Kinotto & Pixelle (Padova), Circolo Pink (Verona), Circolo Drasticamente (Padova)


Le ragazze di Asmara e Good morning Abissinia

Posted: Dicembre 17th, 2011 | Author: | Filed under: Documenti, Film & Tv, Libri e racconti, Musica | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su Le ragazze di Asmara e Good morning Abissinia

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Su Radio Onda Rossa è stata dedicata una puntata a Le Ragazze di Asmara e a Good Morning Abissinia. La potete ascoltare cliccando qui

Nella puntata di lunedì 5 dicembre 2011, abbiamo ospitato negli studi di Radio OndaRossa Sabrina Marchetti, autrice del libro Le ragazze di Asmara. Lavoro domestico e migrazione postcoloniale, appena pubblicato nella collana sessismoerazzismo dell’editore Ediesse, e Chiara Ronchini, co-regista insieme a Lucia Sgueglia del documentario Good morning Abissinia (Italia, 2005, 40’).

Il documentario, girato nel 2004 nelle strade intorno alla stazione Termini, da sempre luogo di incontro della comunità etiope ed eritrea di Roma, narra un viaggio dalla speranza alla disillusione, in cui l’Italia, vista da Asmara e da Addis Abeba quasi come una sorella, si trasforma in una terra “matrigna”.

Nel libro, il viaggio da Asmara a Roma è raccontato attraverso le voci delle donne eritree arrivate in Italia negli anni sessanta e settanta per lavorare come domestiche nelle famiglie romane, intervistate da Sabrina Marchetti nell’ambito di una ricerca sulle migrazioni e sul lavoro femminile. Le «ragazze di Asmara» sono state le prime straniere impegnate in un lavoro che caratterizza tuttora la migrazione femminile nel nostro paese ma, a differenza delle donne di altre nazionalità (filippine, capoverdiane, peruviane), sono arrivate qui perché noi eravamo là: dunque la loro identità si costruisce a partire dall’esistenza di un passato legame coloniale fra l’Italia e il proprio paese di origine.

In entrambi i casi, nel libro e nel documentario, l’autonarrazione diventa una strategia di resistenza e di rovesciamento delle gerarchie di potere tra colonizzati e colonizzatori: quella che ci viene offerta è una lezione di storia dal basso, dal punto di vista delle soggettività che sono sempre state ridotte al silenzio. Inoltre, i lavori delle nostre ospiti ci permettono di tracciare un filo che unisce in maniera indissolubile il nostro passato coloniale alle migrazioni contemporanee.

Le ragazze di Asmara sarà presentato venerdì 9 dicembre alle 19.00 a “Kespazio! per una ricerca queer e postcoloniale”, il nuovo caffé letterario della Casa internazionale delle donne, nell’ambito di un incontro dal titolo Asmara-Roma andata e ritorno. Viaggi, architetture e storie rimosse, nel corso del quale sarà proiettato, oltre al documentario di Chiara Ronchini e Lucia Sgueglia, anche il film Ainom, di Mario Garofalo e Lorenzo Ceva Valla (Italia, 2011, 94’).

La colonna sonora di questa puntata di Attica Blues è una raccolta di gemme portate dalla schiavitù: musica nera che spazia da una sponda all’altra dell’Atlantico Nero, a partire da 400 Years di Bob Marley fino a Fight Apartheid di Peter Tosh.

Clicca qui per ascoltare la puntata di Attica Blues


Canzone queer della settimana: Polisex – Ivan Cattaneo – 1980

Posted: Dicembre 11th, 2011 | Author: | Filed under: Musica | Tags: , , , , , | Commenti disabilitati su Canzone queer della settimana: Polisex – Ivan Cattaneo – 1980

La canzone queer di questa settimana è Polisex di Ivan Cattaneo, dall’album Urlo pubblicato nel 1980

Scarica il video cliccando qui

Polisessuale, pansessuale e desiderante Ivan Cattaneo con Polisex nel 1980 raccontava, creava e sognava un mondo fatto di desideri, piaceri e amori post-sesso e post-genere in un tripudio di queer decenni prima del queer.

Come raccontato dallo stesso Cattaneo qualche anno fa durante la trasmissione televisiva Cocktail D’Amore (condotta da Amanda Lear), l’idea di Polisex nacque nel suo camerino dopo un concerto quando vide entrare un/una fan e non riuscendo a capirne il sesso chiese, un po’ ingenuamente, se era un uomo o una donna. Lei/Lui rispose dicendo di essere polisessuale e di stupirsi che una domanda del genere arrivasse proprio da Ivan Cattaneo. Da lì nacque una riflessione del cantante sul tema che sfociò in questa canzone. Read the rest of this entry »


Boicotta il tour di Beenie Man – Raggae omofobo e sessista

Posted: Dicembre 8th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Documenti, Musica | Tags: , , , , | Commenti disabilitati su Boicotta il tour di Beenie Man – Raggae omofobo e sessista

Nei prossimi giorni inizierà il tour italiano di Beenie Man. Per chi non lo conoscesse, ecco alcuni estratti delle sue canzoni:

Bad Man Chi chi man
[I froci sono cattivi]

If yuh nuh chi chi (queer) man wave yuh right hand and (NO!!!)
[Se non sei frocio alza la mano e urla NO!]

If yuh nuh lesbian wave yuh right hand and (NO!!!)
[Se non sei lesbica alza la mano e urla NO!]

Some boy will go a jail fi kill man tun bad man chi chi man!!!
[Alcuni ragazzi andranno in galera per averne uccisi altri e lì cominceranno a fare sesso gay]

I’m dreaming of a new Jamaica, come to execute all the gays
[Sogno una nuova Giamaica, venite a giustiziare tutti i gay]

Ancora una volta è necessario ribadire il nostro no allo svolgimento di concerti con chiari contenuti omofobi e sessisti.
Chiediamo l’annullamento immediato di tutto il tour che comprende le città di Milano (7 dicembre), Pescara (8 dicembre), Campi Salentina (Lecce, 10 dicembre) e Roma (11 dicembre).

Nessuno spazio ai sessisti, omofobi, lesbofobici!

qualche informazione su Beenie Man

Dopo l’annullamento di diversi concerti in Europa e negli Stati Uniti, in seguito alle proteste delle associazioni LGBTQ, alcuni cantanti reggae che erano stati boicottati per i loro testi omofobi hanno sottoscritto delle dichiarazioni (la più nota è il Reggae Compassionate Act) in cui affermano che non eseguiranno più dal vivo, e non incideranno più, canzoni che discriminano gay e lesbiche.

Queste firme in realtà si sono rivelate solo un espediente che i promoter adottano per prevenire le proteste e le perdite economiche derivanti dal boicottaggio e dal conseguente annullamento dei concerti. Infatti alcuni dei cantanti, dopo essersi assicurati gli incassi dei tour internazionali, tornano in Giamaica e ricominciano a cantare (di fronte a un pubblico compiacente) le vecchie canzoni da cui avevano preso le distanze, oppure negano addirittura di aver firmato la dichiarazione.

È questo il caso di Beenie Man, che l’ha già fatto per ben due volte.

La prima volta il 2 agosto del 2004, quando la sua etichetta discografica, la Virgin, diffonde una dichiarazione in cui Beenie Man si scusa per la violenza dei suoi testi (fonte 1, 2). Il giorno dopo, Clyde McKenzie (responsabile delle pubbliche relazioni del management di Beenie Man), intervistato da una radio giamaicana, nega che il cantante abbia mai firmato una dichiarazione in cui si scusa per aver inneggiato alla morte di gay e lesbiche, precisando che si tratta semplicemente di una generica condanna della violenza (fonte).

Non appena risale sul palco in Giamaica, il 22 agosto 2004, Beenie Man si affretta a smentire qualsiasi atto di scusa e, per dimostrarlo, canta un medley delle sue canzoni omofobe (fonte 1, 2). Inoltre, nel novembre del 2004, incide il brano Badman Nah Apologize, in cui ribadisce di non aver mai firmato nessun atto di scusa e ci conferma — se mai ne avessimo bisogno — di essere «un vero uomo etero che non sostiene lo stile di vita dei froci» (testo orginale).

Il 23 marzo 2007 Beenie Man firma il Reggae Compassionate Act, per assicurarsi la partecipazione al Rototom Sunsplash e a una serie di altri concerti in Europa (la dichiarazione firmata; il comunicato del Rototom). Il successivo 16 giugno — ci risiamo — Beenie Man dichiara alla stampa giamaicana: «Io non l’ho mai firmato [il RCA], forse l’hanno firmato i promoter, perché ogni promoter deve farlo, se vuole che il concerto si tenga [in Europa]». E ancora: «Perché dovrei aver firmato se ho ancora intenzione di eseguire queste canzoni? […] Nessun compromesso. […] Io amo la donna e non amo gli uomini. […] Io non posso svendere la dancehall. […] Gli omosessuali non hanno potere sui visti, non hanno potere di polizia, non hanno il potere di fermare la dancehall e non hanno il potere di farmi firmare qualcosa che è contrario alle mie idee» (fonte 1, 2).

Via: Non Solo Reggae


Canzone queer della settimana: Le trou de mon quai – Dranem – 1906

Posted: Dicembre 4th, 2011 | Author: | Filed under: Musica | Tags: , , , , , , , | Commenti disabilitati su Canzone queer della settimana: Le trou de mon quai – Dranem – 1906

La canzone queer di questa settimana è Le Trou de mon quai di Dranem, pubblicata nel 1906

Scarica il video cliccando qui

Le Trou de mon quai” (Il buco del mio molo) è una canzonetta scritta nel 1906 da Paul Briollet e Jules Combe e composta da Désiré Berniaux.

L’intera canzone, in stile molto cabarettistico e volgare, gioca sull’assonanza in francese di “Le trou de mon quai” (il buco del mio molo) e “Le trou de mon cul” (il buco del mio culo) e sulle continue metafore e allusione sessuali presenti in tutto il testo. Read the rest of this entry »


Canzone queer della settimana: Babilonia – Giuni Russo – 1984

Posted: Novembre 27th, 2011 | Author: | Filed under: Musica | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Canzone queer della settimana: Babilonia – Giuni Russo – 1984

La canzone queer di questa settimana è Babilonia di Giuni Russo, dall’album Mediterranea pubblicato nel 1984

Scarica il video cliccando qui

Voce potente e allenatissima, lesbica con serenità ma dalla carriera artistica tormentata, Giuni Russo è senza dubbio una delle icone della comunità GLBTQ italiana.

Babilonia, in un’Italia bigotta e reazionaria come quella degli anni ’80, ammiccava e parlava alla comunità GLBT dagli schermi televisivi e dalle trasmissioni di mamma RAI. Read the rest of this entry »


Just a Queen: mi manchi Freddie

Posted: Novembre 24th, 2011 | Author: | Filed under: Musica, Spizzichi e bocconi | Tags: , | Commenti disabilitati su Just a Queen: mi manchi Freddie

Sono gay come una giunchiglia!
Freddie Mercury


Canzone queer della settimana: No clause 28 – Boy George – 1989

Posted: Novembre 20th, 2011 | Author: | Filed under: Musica | Tags: , , , , , , , | Commenti disabilitati su Canzone queer della settimana: No clause 28 – Boy George – 1989

La canzone queer di questa settimana è No clause 28 di Boy George, dall’album Boyfriend pubblicato nel 1989

Scarica il video cliccando qui

Era il 1988 quando la sezione 28 del famigerato Local Government Act fu approvata. Tale norma, entrata in vigore in Inghilterra, Galles e Scozia, vietava alle autorità locali ogni forma di “promozione intenzionale dell’omosessualità o la pubblicazione di materiale con l’intenzione di promuovere l’omosessualità” e “la promozione dell’insegnamento di ogni scuola dell’accettabilità dell’omosessualità come una forma di relazione familiare“.

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