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Italiani brava gente? Alcune riflessioni

Posted: Dicembre 23rd, 2011 | Author: | Filed under: Documenti, Repressione | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Italiani brava gente? Alcune riflessioni

Volentieri pubblichiamo le riflessioni di una compagna all’indomani della strage fascista di Firenze. Ma vorremmo fare alcune premesse.

In questi giorni si moltiplicano le richieste di chiusura delle sedi di Casa Pound, ma non si nominano gli altri covi fascisti (skinhouses, sedi di forza nuova, …). E poi, chi le dovrebbe chiudere queste sedi? La ministra dell’interno, cioè quella stessa Cancellieri che, mentre commissariava Bologna, ha sempre garantito agibilità a Casa Pound?

E’ dal 1989, quando venne ucciso a Villa Literno il rifugiato sudafricano Jerry Maslo, che ad ogni omicidio razzista sentiamo le solite litanie. Ma questo non ha impedito la morte violenta di altri/e immigrati/e nelle caserme, nelle carceri, nei cie, nei campi, nelle “baraccopoli”, nelle strade, nei cantieri. Per non parlare delle violenze e delle vessazioni inflitte quotidianamente a donne e uomini immigrati da parte di padroni, forze dell’ordine, “tranquilli cittadini”, ecc.

Scendiamo in piazza domani al fianco della comunità senegalese, ma con la consapevolezza che le centinaia e centinaia di violenze fasciste (tra gennaio 2005 e dicembre 2008 si sono verificate almeno 329 aggressioni fasciste e 161 atti vandalici/danneggiamenti inneggianti al nazifascismo) e razziste sono un dato di fatto che non si affronta con gli slogan né con la delega a chi oggi piange lacrime di coccodrillo. Read the rest of this entry »


La nostra identità non è nazionale

Posted: Dicembre 20th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Documenti, Repressione | Tags: , , , , | Commenti disabilitati su La nostra identità non è nazionale

Con tre giorni di ritardo pubblico l’adesione di Facciamo Breccia alla manifestazione di Firenze. Al di la’ dell’evento specifico mi sembra una analisi più che condivisibile.

Il Coordinamento Facciamo Breccia aderisce alla manifestazione indetta dal Coordinamento Regionale dei Senegalesi in Toscana che si terrà a Firenze sabato 17 dicembre.

La nostra identità non è nazionale, per questo ad essere colpita non è solo la comunità senegalese, ma siamo tutti/e/* noi, consapevoli di come sia in atto un tentativo di perpetuare la supremazia dell’Europa “bianca e civilizzatrice”.

Il rafforzamento e la difesa dell’identità di un’Europa bianca, cristiana, eterosessuale e borghese, passa attraverso i meccanismi della paura e dell’assedio e attraverso l’esclusione, il respingimento, la detenzione nei CIE (veri e propri lager del ventunesimo secolo) di chiunque attenti ad essa.

Gli omicidi di Firenze sono solo uno degli aspetti di questo paradigma.

Facciamo Breccia si riconosce pertanto nel seguente documento di adesione di Azione gay e lesbica: 

 

Azione gay e lesbica aderisce e partecipa alla manifestazione che si terrà in piazza Dalmazia a Firenze, sabato 17 dicembre alle ore 15, non per esprimere generica solidarietà alla comunità senegalese così duramente colpita, ma nella consapevolezza che oggi, più che mai, è necessario schierarsi e chiamare le cose con il loro nome, sottraendoci alla colpevole equidistanza fra vittime ed oppressori, e dire che non esiste antirazzismo senza antifascismo: delle fiaccolate dei fascisti facciamo volentieri a meno…

E’ proprio come lesbiche e gay che denunciamo, ancora una volta, la colpevole costruzione di un clima politico che ha preparato questi omicidi, che non sono affatto un atto isolato.

E’ quotidianità quanto avviene nei centri di identificazione ed espulsione sparsi sul territorio nazionale, veri e propri lager dove uomini e donne spariscono in un “buco nero”.

Sono quotidianità fiorentina atti amministrativi trasformati in atti di repressione e criminalizzazione, che neppure oggi si vogliono mettere in discussione.

E’ quotidianità dare parola, visibilità e “rispettabilità” a chi si rifà alla medesima ideologia, quella fascista, dell’assassino di piazza Dalmazia. Parola, visibilità e “rispettabilità” confermate anche dopo questi omicidi che, invece, avrebbero dovuto far aprire gli occhi anche a chi è abbagliato dal proprio piccolo potere e dal proprio narcisismo.

Pur sostenendo convintamente la richiesta di applicazione delle leggi già previste per Casa Pound, e il suo inevitabile scioglimento, in questo quadro di sdoganamenti e complicità non ci sembra più sufficiente chiedere lo scioglimento di tutte le formazioni – di qualsiasi tipo – che fanno riferimento all’ideologia fascista e nazista: le stesse istituzioni nazionali e locali ne sono ormai intrise, per quanto si affannino a nascondere le proprie complicità dietro una facciata di equidistanza.

Perché un’associazione gay e lesbica si sente chiamata direttamente in causa?

Perché sappiamo che la medesima arma poteva – e potrà – essere rivolta contro di noi.

Perché  non vogliamo che la nostra sia una reazione solo “di pancia”, ma crediamo che debba trasformarsi in un’alleanza politica fra tutti quei soggetti che non vogliono più rappresentare la parte grigia del paese, quella che – da sempre – ha permesso le peggiori atrocità.

Aderiamo alla manifestazione come atto profondamente politico, che si vuol differenziare dal buonismo e dall’ipocrisia di chi porge le condoglianze alle proprie vittime.


Dal Pogrom di Torino al killer neofascista di Firenze – contro ogni razzismo/fascismo a Torino

Posted: Dicembre 16th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Documenti | Tags: , , , , , | Commenti disabilitati su Dal Pogrom di Torino al killer neofascista di Firenze – contro ogni razzismo/fascismo a Torino

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APPELLO del CIAO To Collettivo Immigrati Auto-organizzati e Maurice:

Ancora una volta sono venuti a prendere lo “straniero”!

La criminalizzazione mediatica, politica ed economica dei cittadini che provengono da diverse nazioni e delle minoranze non è mai arrivata al capo linea, in Italia. Ogni occasione è buona per puntare il dito sullo straniero, sopratutto quello povero, per designarlo come “vero responsabile” del problema del momento. Sabato 10 dicembre scorso, a Torino, sono stati, ancora un’altra volta, uomini e donne Rom a essere “condannati e giustiziati” da una folla e da una stampa a caccia di capri espiatori.

Dare fuoco a una abitazione con lo scopo di uccidere le persone che ci vivono è un atto criminale di una violenza e di una barbarie che nessuna causa oggettiva può spiegare.

Questa volta l’assalto è stato scatenato dalla questione del presunto stupro, sulla base del codice d’onore che vede lo stupro non come violenza di un uomo contro una donna, ma come la minaccia dell’uomo straniero all’onore delle “proprie donne”. Read the rest of this entry »