Use your widget sidebars in the admin Design tab to change this little blurb here. Add the text widget to the Blurb Sidebar!

La nostra identità non è nazionale

Posted: Dicembre 20th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Documenti, Repressione | Tags: , , , , | Commenti disabilitati su La nostra identità non è nazionale

Con tre giorni di ritardo pubblico l’adesione di Facciamo Breccia alla manifestazione di Firenze. Al di la’ dell’evento specifico mi sembra una analisi più che condivisibile.

Il Coordinamento Facciamo Breccia aderisce alla manifestazione indetta dal Coordinamento Regionale dei Senegalesi in Toscana che si terrà a Firenze sabato 17 dicembre.

La nostra identità non è nazionale, per questo ad essere colpita non è solo la comunità senegalese, ma siamo tutti/e/* noi, consapevoli di come sia in atto un tentativo di perpetuare la supremazia dell’Europa “bianca e civilizzatrice”.

Il rafforzamento e la difesa dell’identità di un’Europa bianca, cristiana, eterosessuale e borghese, passa attraverso i meccanismi della paura e dell’assedio e attraverso l’esclusione, il respingimento, la detenzione nei CIE (veri e propri lager del ventunesimo secolo) di chiunque attenti ad essa.

Gli omicidi di Firenze sono solo uno degli aspetti di questo paradigma.

Facciamo Breccia si riconosce pertanto nel seguente documento di adesione di Azione gay e lesbica: 

 

Azione gay e lesbica aderisce e partecipa alla manifestazione che si terrà in piazza Dalmazia a Firenze, sabato 17 dicembre alle ore 15, non per esprimere generica solidarietà alla comunità senegalese così duramente colpita, ma nella consapevolezza che oggi, più che mai, è necessario schierarsi e chiamare le cose con il loro nome, sottraendoci alla colpevole equidistanza fra vittime ed oppressori, e dire che non esiste antirazzismo senza antifascismo: delle fiaccolate dei fascisti facciamo volentieri a meno…

E’ proprio come lesbiche e gay che denunciamo, ancora una volta, la colpevole costruzione di un clima politico che ha preparato questi omicidi, che non sono affatto un atto isolato.

E’ quotidianità quanto avviene nei centri di identificazione ed espulsione sparsi sul territorio nazionale, veri e propri lager dove uomini e donne spariscono in un “buco nero”.

Sono quotidianità fiorentina atti amministrativi trasformati in atti di repressione e criminalizzazione, che neppure oggi si vogliono mettere in discussione.

E’ quotidianità dare parola, visibilità e “rispettabilità” a chi si rifà alla medesima ideologia, quella fascista, dell’assassino di piazza Dalmazia. Parola, visibilità e “rispettabilità” confermate anche dopo questi omicidi che, invece, avrebbero dovuto far aprire gli occhi anche a chi è abbagliato dal proprio piccolo potere e dal proprio narcisismo.

Pur sostenendo convintamente la richiesta di applicazione delle leggi già previste per Casa Pound, e il suo inevitabile scioglimento, in questo quadro di sdoganamenti e complicità non ci sembra più sufficiente chiedere lo scioglimento di tutte le formazioni – di qualsiasi tipo – che fanno riferimento all’ideologia fascista e nazista: le stesse istituzioni nazionali e locali ne sono ormai intrise, per quanto si affannino a nascondere le proprie complicità dietro una facciata di equidistanza.

Perché un’associazione gay e lesbica si sente chiamata direttamente in causa?

Perché sappiamo che la medesima arma poteva – e potrà – essere rivolta contro di noi.

Perché  non vogliamo che la nostra sia una reazione solo “di pancia”, ma crediamo che debba trasformarsi in un’alleanza politica fra tutti quei soggetti che non vogliono più rappresentare la parte grigia del paese, quella che – da sempre – ha permesso le peggiori atrocità.

Aderiamo alla manifestazione come atto profondamente politico, che si vuol differenziare dal buonismo e dall’ipocrisia di chi porge le condoglianze alle proprie vittime.


Sì, sono una puttana

Posted: Dicembre 20th, 2011 | Author: | Filed under: Libri e racconti, Piccole gioie | Tags: | 1 Comment »

[singlepic id=84 w= h= float=center]

sì, sono una puttana.

perché ho tette grandi che strabordano da ogni camicia. perché mi piace mostrarle. perché mi facevo pagare 200 dollari all’ora e qualche volta io venivo e il mio cliente invece no perché mi piaceva troppo scopare. perché ho fatto sesso di gruppo. perché mi è piaciuto. perché a 13 anni un ragazzo mi ha tirato giù la maglietta e il reggiseno davanti a tutta la classe e al mio maestro e tutti mi hanno visto i capezzoli. perché gli è stato dato uno schiaffo sulla mano e a me è stato detto dal preside che in parte era colpa mia per via della maglietta che indossavo. perché in seguito ho cominciato a mostrare le tette ai ragazzi pensando di valere poco.

Perché quando avevo 19 anni un gruppo di ragazzi mi ha aggredito perché non mi depilavo le ascelle sentendo il bisogno di far saltar fuori le mie tette dalla maglietta. perché a 12 anni mio nonno mi ha costretto a far sesso con lui.

sì sono una puttana.

perché mi piace succhiare il cazzo e mi faccio sborrare in faccia e sulle tette e in bocca. perché mi sbronzavo e mi scopavo tipi a caso tutto il tempo, anche in settimana. perché sono bisessuale e tutti pensano che le bisessuali siano un po’ puttane anche quando hanno un* compagn* fiss*. perché sono una femme queer e tutti pensano che le ragazze come me lo facciano solo per ‘attirare l’attenzione’ e siano disponibili agli uomini. perché la prima volta che sono stata baciata in un modo che mi piace, la mia ragazza e io siamo state definite ‘disgustose’ e che saremmo finite a bruciare all’inferno.

sì, sono una puttana.

perché ho scopato il mio ragazzo nel culo con un dildo. perché lavoravo in un sexy shop. perché amo la notte. perché indosso minigonne. perché fumo erba. perché flirto. perché a volte sono andata nei locali da sola. perché ho pisciato nei vicoli. perché a volte mi piace il sesso. perché a volte non mi piace. perché mi hanno stuprato. perché sono femminista. perché sono una sopravvissuta. perché sono una ninfomane ingorda di sborra. perché posseggo giocattoli erotici. molti giocattoli. perché l’unica persona che mi fa venire sono io stessa e a me piace. perché mi sfrego la clitoride mentre mi scopano. perché ho lavorato via webcam. perché ho posato nuda per fotografie. perché mi piace masturbarmi. perché ho sempre amato masturbarmi. perché mi masturbavo guardando foto di dome nude quando avevo dieci anni e pensavo che ci fosse qualcosa di tremendamente sbagliato in me. perché non c’è niente di sbagliato in me.

sì sono una puttana.

perché il mio ragazzo mi ha chiamato così. perché mi è montato addosso e me lo ha urlato in faccia. perché mi ha chiamato così il giorno del mio compleanno. perché diversi uomini mi hanno urlato puttana in faccia più volte di quante potessi contare nemmeno sedendomi per buttarne giù una lista. perché mi hanno chiamato brutta troia, dolcezza, tesoro, e altri nomignoli degradanti più di quanto potessi tenere il conto. perché mi hanno chiamato lesbica e mi hanno detto di depilarmi le ascelle e la fica e di perdere peso e di stare zitta e dire sempre sì al mio papa pedofilo. perché sono stufa di quello che mi viene detto e adesso sono io a parlare. sì sono una puttana. perché la mia fica è bella e insaziabile. perché amo il mio corpo. perché i vestiti che più mi piace indossare sembrano rendermi un bersaglio per stupri. perché quando mi hanno stuprata ero nel letto a casa mia. perché il mio corpo mi appartiene nonostante tutte le volte che lo hanno violato e il fatto che non fosse mai colpa mia.

sì sono una puttana.

perchè sì, so fottutamente bene cosa significa questa parola e sì sono femminista e sì sono intelligente e sì decido di dire sì sono una puttana. perché il poliziotto che ha detto che le donne dovrebbero smetterla di vestirsi da puttane per non essere più vittime di violenze parlava di me e di te e di tutte noi. e perché se diciamo che qualcuna di noi se l’è cercata diciamo che è giusto che ci stuprino tutte. perché la carta della puttana può essere tirata fuori in qualsiasi momento e perciò non saprai mai quando verrà usata contro di te. perché può sempre essere usata contro di te, anche se hai cercato con tutta te stessa di fare le ‘scelte giuste’. perché noi tutte siamo puttane perché nella cultura dello stupro tutte le donne sono considerate intrinsecamente stuprabili. perché nessuna sarà libera da questa parola finché quelle che vorranno non saranno libere di usare questa parola. perché questa parola non perderà mai il potere di ferire finché permetteremo ad altri di controllarla. perché rispetto il diritto di una donna di autodeterminarsi e mi aspetto lo stesso rispetto in cambio. perché sto accogliendo il suggerimento delle mie sorelle queer che hanno lottato per riappropriarsi di parole come queer e lesbica, parole che significano così tanto nella nostra storia, lotta e resistenza.

sì sono una puttana.

sì è un’identità complicata piena di debolezza e forza, lotta e resistenza. sì mi è stata cucita addosso e usata contro di me e sì, io e altre come me abbiamo trovato nuovi potenti modi di relazionarci a questa parola.

sì siamo puttane.

perciò ascoltateci. ascoltate ciò che abbiamo da dire. Non diteci in maniera accondiscendente se siamo o meno puttane o se possiamo trovare forza o meno in questa scelta. Sì possìamo, sì lo facciamo, sì lo siamo.

Via:  grrrlVIRUS


Aggressione nei confronti di un ragazzo srilankese – Flavio Tosi provocatore?

Posted: Dicembre 19th, 2011 | Author: | Filed under: Repressione | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Aggressione nei confronti di un ragazzo srilankese – Flavio Tosi provocatore?

CIRCOLO PINK VERONA – COMUNICATO STAMPA

Il circolo Pink esprime profondo sdegno per il pestaggio a sangue freddo di cui è rimasto vittima, nella via della Verona bene un ragazzo srilankese.
Nel ribadire la propria condanna  per questa e per altre aggressioni a sfondo razziale avvenute in questi ultimi anni,  il circolo  vuol ricordare, ancora una volta, che questi pestaggi non sono opera  del solito branco improvvisato, ma sono il frutto di una diffusa politica di intolleranza e criminalizzazione nei confronti di chi viene ritenuto, a vario titolo, diverso.

Il circolo Pink, da sempre impegnato nel fare politica attiva contro ogni forma di discriminazione e intolleranza, esprime solidarietà al ragazzo criminalmente colpito, alla sua famiglia e a tutta la comunità srilankese.

Il circolo Pink

 

Il simbolo del Razzismo e del fascismo istituzionale italiano Flavio Tosi, sindaco leghista di Verona, parla alla manifestazione antirazzista indetta dalla Comunità senegalese di Verona a dal Coordinamento Migranti di Verona per ricordare i fatti di Torino e Firenze.

Come in molte altre città italiane anche a Verona oggi è stata organizzata una manifestazione antirazzista, durante la quale molti/e migranti hanno preso la parola.
Ad un certo punto è comparso vicino al microfono Flavio Tosi mentre gli organizzatori annunciavano che il sindaco avrebbe parlato, che era giusto che parlasse, che andava ascoltato, perché è il sindaco che i cittadini di Verona h anno votato. Così, dimenticandosi dei discorsi molto critici fatti fino a 10 minuti prima, dimenticandosi che Tosi è il simbolo del razzismo istituzionale, che è stato condannato per propaganda razzista e che ha condotto personalmente campagne razziste e xenofobe proprio contro di loro, i migranti veronesi e soprattutto contro la comunità Rom veronese. Non solo: il capogruppo della lista Tosi in consiglio comunale è Andrea Miglioranzi,
noto neofascista veronese, componente dei fu Gesta Bellica (gruppo nazi-rock), in stretti rapporti con gli arrestati di Militia dei giorni scorsi, appartenente a quella stessa estrema
destra che ha armato la mano dell’assassino-suicida di Firenze…..

Che sia stata solo una disattenzione degli organizzatori ci pare illogico e difficile da credere, forse si è trattato di calcolo politico? Tosi è in campagna elettorale e magari, viste le sue virate, non si sa mai …..

Comunque, prima che Tosi  iniziasse a parlare, è partito il coro degli antifascisti/e veronesi presenti in piazza, una ventina di persone che hanno continuato a gridare “buffone, razzista, fascista, vergogna, vai a casa ecc ecc. Tosi ha parlato per pochi minuti, poi si è intrattenuto con giornalisti e organizzatori.

Riteniamo che il comportamento degli organizzatori della manifestazione di oggi sia inaccettabile, il fatto che Tosi abbia parlato con la legittimazione della Comunità senegalese di Verona e del Coordinamento migranti di Verona, oltre che delle decine di migranti presenti in piazza, ha creato un precedente molto grave dal punto di vista politico.

Il Circolo Pink, gruppo GLBTE di Verona si dissocia da tale comportamento ritenendo la presenza di Flavio Tosi una provocazione e un insulto sia nei confronti dei due senegalesi uccisi a Firenze che del popolo Rom di Torino, a cui è stato bruciato il campo.

Flavio Tosi è stato fermato anni fa dagli stessi antifascisti che oggi lo hanno contestato in piazza perché, a capo di una manifestazione non autorizzata, voleva entrare nel campo Rom di Boscomantico, alla periferia di Verona. Non possiamo immaginare cosa sarebbe successo se fossero riusciti ad entrare ma di sicuro le loro intenzioni non erano pacifiche. Né allora né ora.

Il Circolo Pink

17 dicembre 2011


Le persone sex worker sono state violentate da piccole?

Posted: Dicembre 19th, 2011 | Author: | Filed under: Documenti | Tags: , , , , | Commenti disabilitati su Le persone sex worker sono state violentate da piccole?

[singlepic id=94 w= h= float=center]

Uno dei miti sulle motivazioni che portano le persone ad intraprendere la professione di sex worker analizzato nei dettagli da Charlotte Shane (di professione sex worker) su Tits and Sass

It’s supposed to be common knowledge that I ended up in my job as an escort because, as a child, I suffered some serious emotional damage. But from the inside looking out, it’s clear to me that non-sex workers have plenty of issues all their own. Last week, one of them kept jumping out at me: civilian women’s cavalier clichés about sex workers’ pasts.

I know plenty of men believe that every sex worker has had a screwed up childhood. For me, though, accusations of familial damage cut a lot deeper when they’re thrown around by women, particularly women with otherwise feminist chops (*coughcough* Tina Fey.) We all suffer from slut/whore/man-hater sexism—meaning we’re all vulnerable to the stigma against a woman expressing sexuality in any “deviant” way—so shouldn’t we all reject that misogyny? It’s obvious that the abused sex worker myth is a symptom of our culture’s need to pathologize sexual women, and it should be obvious why the “some adult must have screwed you up when you were little” jab is a mean-spirited, ignorant, and completely trite accusation—but apparently it isn’t. For women like Mary Elizabeth Williams, let me break down the myriad ways it sucks. Read the rest of this entry »


Anche il comune di Milano aprirà il Servizio LGBT

Posted: Dicembre 18th, 2011 | Author: | Filed under: Documenti | Tags: , , | Commenti disabilitati su Anche il comune di Milano aprirà il Servizio LGBT

Ricevo questo comunicato del Coordinamento Torino Pride sull’istituzione del Servizio LGBT a Milano. A Torino analogo servizio è attivo già da alcuni anni e si è speso in alcune iniziative interessanti.

(CS) Anche Milano avrà il Servizio LGBT, il Coordinamento Torino Pride LGBT gli fa i suoi migliori auguri

Pierfrancesco Majorino, assessore al welfare e pari opportunità del Comune di Milano, ha dato l’annuncio che anche il capoluogo lombardo avrà il suo Servizio LGBT.  “In una simile cornice tengo a dire con grande orgoglio che siamo felici di voler portare anche a Milano il servizio antidiscriminazioni già sperimentato dal Comune di Torino in relazione all’orientamento sessuale, all’identità e all’appartenenza di genere. Sconfiggere la cultura delle intolleranze, delle omofobie, delle xenofobie, è un pezzo di un programma di governo. Vuol dire offrire consulenza legale, ascolto, reti relazionali, campagne di educazione nelle scuole, azioni di aggiornamento e formazione del personale dei servizi del Comune stesso.” queste le parole dell’assessore Majorino intervenuto al Forum delle Politiche Sociali.
In platea anche la sua collega torinese Mariacristina Spinosa, che il prossimo 15 Dicembre conferirà proprio un riconoscimento al Servizio LGBT piemontese che compie 10 anni di attività continuativa sul territorio.

“E’ una grande gioia per l’associazionismo torinese che tanto sostenne la nascita del Servizio LGBT.” Dichiara Giovanni Caponetto, neocoordinatore del Torino Pride. “In questi anni abbiamo collaborato in modo sempre più fitto con le istituzioni anche grazie alla presenza del Servizio, il cui ruolo inizialmente rivolto al Comune apparato, è stato orientato con profitto in tutta una serie di ambiti, primo fra tutti la Formazione scolastica. E’ inutile dire che l’istituzione e la continuità di tali servizi sono il segno più tangibile dell’apertura e dell’interesse sincero delle amministrazioni sulle nostre tematiche” continua Caponetto “quindi ringraziando ancora una volta il Comune di Torino per questi anni di proficua collaborazione facciamo i nostri migliori auguri a Milano sperando che questa bella storia si ripeta e convinca quante più amministrazioni a seguirne l’esempio.”


Le Giornate di Cinema e Cultura Omosessuale presentano Lovers a Vito di Leguzzano – Vicenza

Posted: Dicembre 17th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Musica | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Le Giornate di Cinema e Cultura Omosessuale presentano Lovers a Vito di Leguzzano – Vicenza

sabato 17 dicembre ore 22,30
CSC, via Leogra 4, S. Vito di Leguzzano (VI)

LOVERS
Carolyn Berk´s – voce
Kerby Ferris – synth, elettronica
Emily Kingan – batteria, percussioni

Dopo il concerto di Baby Dee dello scorso novembre, le Giornate di Cinema e Cultura Omosessuale (In collaborazione con CSC, Circolo Pink, Drasticamente , Kinotto e Pixelle) propongono un nuovo appuntamento musicale al CSC di San Vito di Leguzzano (Vicenza) con la queer band femminile americana “Lovers”, in tour in Italia per presentare il loro quinto album “Dark Light” per l’etichetta Badman.
Band di intensità e complessità emotiva. Il loro nuovo album Dark Light inizia con la confessione della cantante Carolyn Berk´s che dice “ogni volta che inizia la musica, posso sentire il mio male, scuotendo il cuore” e da lì, le Lovers intraprendono un viaggio spirituale di ispirazione e armonie in tre parti, una profondamente introspettiva, una new-wave e l’altra goliardica. Le Lovers (sono la celebre paroliere Berk, la synth-programmatore e performance artist Kerby Ferris e l’artista multimediale e percussionista Emily Kingan) sono il ritratto intimo dell’amicizia femminile, della sessualità, il tutto visto in una evoluzione perenne come un processo infinito. Dark Light è stato registrato a Portland nell’amato studio “Type Foundry” con l´etichetta Badman di Dylan Magierek (Mark Kozelek, Thao Nguyen & Cello Project Portland, Starfucker). Il risultato è un espansivo paesaggio sonoro fatto di meraviglia, colori e speranza, l’album si può vedere come una performance interattiva e coinvolgente che si propone di lasciare il pubblico ispirato ed emotivamente coinvolto.
http://www.myspace.com/loverstheband
http://www.loversarelovers.com

info concerto:
www.centrostabile.it

vedi il video delle Lovers su:
www.cuc-cinemauno.it

un’iniziativa: Giornate di Cinema e Cultura Omosessuale (Padova), Centro Stabile di Cultura (S. Vito di Leguzzano), Kinotto & Pixelle (Padova), Circolo Pink (Verona), Circolo Drasticamente (Padova)


Le ragazze di Asmara e Good morning Abissinia

Posted: Dicembre 17th, 2011 | Author: | Filed under: Documenti, Film & Tv, Libri e racconti, Musica | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su Le ragazze di Asmara e Good morning Abissinia

[singlepic id=95 w= h= float=center]

Su Radio Onda Rossa è stata dedicata una puntata a Le Ragazze di Asmara e a Good Morning Abissinia. La potete ascoltare cliccando qui

Nella puntata di lunedì 5 dicembre 2011, abbiamo ospitato negli studi di Radio OndaRossa Sabrina Marchetti, autrice del libro Le ragazze di Asmara. Lavoro domestico e migrazione postcoloniale, appena pubblicato nella collana sessismoerazzismo dell’editore Ediesse, e Chiara Ronchini, co-regista insieme a Lucia Sgueglia del documentario Good morning Abissinia (Italia, 2005, 40’).

Il documentario, girato nel 2004 nelle strade intorno alla stazione Termini, da sempre luogo di incontro della comunità etiope ed eritrea di Roma, narra un viaggio dalla speranza alla disillusione, in cui l’Italia, vista da Asmara e da Addis Abeba quasi come una sorella, si trasforma in una terra “matrigna”.

Nel libro, il viaggio da Asmara a Roma è raccontato attraverso le voci delle donne eritree arrivate in Italia negli anni sessanta e settanta per lavorare come domestiche nelle famiglie romane, intervistate da Sabrina Marchetti nell’ambito di una ricerca sulle migrazioni e sul lavoro femminile. Le «ragazze di Asmara» sono state le prime straniere impegnate in un lavoro che caratterizza tuttora la migrazione femminile nel nostro paese ma, a differenza delle donne di altre nazionalità (filippine, capoverdiane, peruviane), sono arrivate qui perché noi eravamo là: dunque la loro identità si costruisce a partire dall’esistenza di un passato legame coloniale fra l’Italia e il proprio paese di origine.

In entrambi i casi, nel libro e nel documentario, l’autonarrazione diventa una strategia di resistenza e di rovesciamento delle gerarchie di potere tra colonizzati e colonizzatori: quella che ci viene offerta è una lezione di storia dal basso, dal punto di vista delle soggettività che sono sempre state ridotte al silenzio. Inoltre, i lavori delle nostre ospiti ci permettono di tracciare un filo che unisce in maniera indissolubile il nostro passato coloniale alle migrazioni contemporanee.

Le ragazze di Asmara sarà presentato venerdì 9 dicembre alle 19.00 a “Kespazio! per una ricerca queer e postcoloniale”, il nuovo caffé letterario della Casa internazionale delle donne, nell’ambito di un incontro dal titolo Asmara-Roma andata e ritorno. Viaggi, architetture e storie rimosse, nel corso del quale sarà proiettato, oltre al documentario di Chiara Ronchini e Lucia Sgueglia, anche il film Ainom, di Mario Garofalo e Lorenzo Ceva Valla (Italia, 2011, 94’).

La colonna sonora di questa puntata di Attica Blues è una raccolta di gemme portate dalla schiavitù: musica nera che spazia da una sponda all’altra dell’Atlantico Nero, a partire da 400 Years di Bob Marley fino a Fight Apartheid di Peter Tosh.

Clicca qui per ascoltare la puntata di Attica Blues


1971-2011: 40 anni di persone gay, lesbiche, bisex, transgender, queer in movimento

Posted: Dicembre 16th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Documenti | Tags: , , | Commenti disabilitati su 1971-2011: 40 anni di persone gay, lesbiche, bisex, transgender, queer in movimento

[singlepic id=106 w=550 h= float=center]

RECUPERARE LA MEMORIA, AFFRONTARE IL FUTURO

SABATO 17 DICEMBRE
ORE 14.30 – 22.00
AUDITORIUM DELL’ARA PACIS
Lungotevere in Augusta (Angolo Via Tomacelli)
Ingresso libero

Convegno – Tavola Rotonda – Esposizione – Proiezioni – Aperitivo

2011: l’anno del quarantennale dell’associazionismo omosessuale e lesbico italiano si avvia a conclusione.
L’esordio ufficiale si è consumato nel dicembre del 1971 con la pubblicazione del numero zero del giornale F.U.O.R.I., quale organo ufficiale dell’omonimo movimento che operava da parecchi mesi a Roma, Milano e Torino.
Era un associazionismo molto diverso da quello odierno, e adottava essenzialmente i principi, le analisi e le modalità del movimento femminista e della sinistra extraparlamentare. Si parlava più di rivoluzione che di diritti civili, cultura delle differenze o lotta alle discriminazioni.

Con l’occasione di questa importante ricorrenza, Il Circolo “Mario Mieli” organizza un’iniziativa con lo scopo di ripercorrere le tappe fondamentali dell’associazionismo e della vita delle persone lgbt, attraverso testimonianze, video e documenti dell’epoca.

Coordinamento: Massimo Farinella, Andrea Pini
Hanno collaborato all’iniziativa: Fabio Carduccelli, Massimiliano Maroncelli, Emanuela Falconi, Andrea Maccarrone, Andrea Mele, Enrico Salvatori.

Via: Circolo Mario Mieli – Roma


Dal Pogrom di Torino al killer neofascista di Firenze – contro ogni razzismo/fascismo a Torino

Posted: Dicembre 16th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Documenti | Tags: , , , , , | Commenti disabilitati su Dal Pogrom di Torino al killer neofascista di Firenze – contro ogni razzismo/fascismo a Torino

[singlepic id=105 w= h= float=center]

APPELLO del CIAO To Collettivo Immigrati Auto-organizzati e Maurice:

Ancora una volta sono venuti a prendere lo “straniero”!

La criminalizzazione mediatica, politica ed economica dei cittadini che provengono da diverse nazioni e delle minoranze non è mai arrivata al capo linea, in Italia. Ogni occasione è buona per puntare il dito sullo straniero, sopratutto quello povero, per designarlo come “vero responsabile” del problema del momento. Sabato 10 dicembre scorso, a Torino, sono stati, ancora un’altra volta, uomini e donne Rom a essere “condannati e giustiziati” da una folla e da una stampa a caccia di capri espiatori.

Dare fuoco a una abitazione con lo scopo di uccidere le persone che ci vivono è un atto criminale di una violenza e di una barbarie che nessuna causa oggettiva può spiegare.

Questa volta l’assalto è stato scatenato dalla questione del presunto stupro, sulla base del codice d’onore che vede lo stupro non come violenza di un uomo contro una donna, ma come la minaccia dell’uomo straniero all’onore delle “proprie donne”. Read the rest of this entry »


Il rigurgito razzista di natale – appuntamento a Verona

Posted: Dicembre 16th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Il rigurgito razzista di natale – appuntamento a Verona

IL RIGURGITO RAZZISTA DI NATALE…

Ci piacerebbe pensare che il mondo è impazzito, farebbe comodo convincersi che i fatti di Torino e Firenze sono solo il frutto della follia umana o dell’insofferenza nei confronti delle altre etnie, ma non è cosi. I fatti di questi giorni non sono isolati o dettati dalla casualità, colpiscono persone che da anni vivono in Italia sopportando di tutto.
I Rom  vengono regolarmente scacciati, quando va bene…
Avvenne anche qui a Verona, ci ricordiamo un passato non troppo lontano nel tempo e nella memoria, fatti bruttissimi ai danni di un popolo che pur essendo in Europa non trova pace né una terra dove fermarsi. Uno dei primi salvataggi a Verona fu alla ex carbonaia a Vr Est, almeno 10 anni fa, arrivammo dopo una segnalazione e trovammo tutto bruciato, non era rimasto nulla. Potemmo fare un unica cosa, portarli via da lì, e li portammo al seminario in disuso. Ma per 40 “salvati”, ce n’erano altre centinaia che vivevano in condizioni indescrivibili, alla Spianà. I tentativi di “reinserimento” della giunta Zanotto, con la creazione dei “campi” di Boscomantico, terminarono con l’insediamento della giunta Tosi. Read the rest of this entry »