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No TAV: Sabba delle donne contro la militarizzazione della valle

Posted: Novembre 23rd, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti | Tags: , | Commenti disabilitati su No TAV: Sabba delle donne contro la militarizzazione della valle

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Segnalo questo appuntamento in Val Clarea per unirsi contro la costruzione della TAV

SABATO 26 AL CREPUSCOLO: LIBERO CERCHIO PER LIBERA CLAREA

nei pressi del CANTIERE CHE NON C’E’ si terrà il Cerchio delle Donne CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DELLE VALLE

TUTTE LE MASCHE DIFFONDANO!!!

Ognuna porti il suo corpo, il suo costume, il suo pensiero, auspicio o maleficio da dedicare ai MANDANTI, uomini e donne, di quest’opera nefasta e malefica.

L’energia delle donne unite contro la MALAOPERA.

L’armonia della potenza femminile in difesa della terra madre, bene comune primordiale rapinato dalla MALARAZZA.

CI TROVIAMO AL CAMPO SPORTIVO DI GIAGLIONE ALLE ORE 16

Insieme andiamo alla Baita, dal crepuscolo liberiamo la forza delle nostre ragioni

VIENI IN CLAREA……LIBERA LA MASCA CHE C’E’ IN TE

per chi può mercoledì 23 ci troviamo alla baita alle quindici per logistica

Via: NoTav.info


Mostra sulle violenze sulle donne e le violenze di genere a Torino

Posted: Novembre 22nd, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Mostra sulle violenze sulle donne e le violenze di genere a Torino

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Segnalo questa iniziativa a cura di Sguardi sui Generis

Dal 23 al 25 novembre nell’atrio di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche dell’Università di Torino, si terrà una mostra che avrà come filo conduttore le violenze sulle donne e le violenze di genere.

Parliamo al plurale perché sono tanti i tipi di violenza perpetuati: violenza sessuale, fisica, economica, verbale, psicologica fino ad arrivare al femminicidio.

La mostra é completamente autorganizzata da Sguardi sui Generis insieme ad altre donne, studentesse, lavoratrici e dal collettivo Arkida, ognuna porterà frasi, foto, poesie, disegni, opere per parlare attraverso il “linguaggio dell’arte” di questo brutale fenomeno frutto della cultura patriarcale insita nel sistema.

Lavori di artiste/i internazionali, foto scattate da noi, frasi e poesie più o meno celebri, tutte siamo invitate non solo a partecipare ma a dare il nostro contributo, per metter in luce un fenomeno che non accenna a diminuire e che spesso si presenta con sotterfugi difficili da smascherare.

Le donne, i corpi, le persone che subiscono violenze non solo solo numeri per le statistiche… noi vogliamo farli parlare, comunicare e raccontarsi.

NI UNA MAS!

L’idea di questa mostra nasce dal confronto fra collettivi universitari e singole soggettività che, in vista della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, hanno sentito l’esigenza di costruire uno spazio per ripensare e reimmaginare la violenza di genere. Una questione, quest’ultima, tutt’altro che liquidata da una presunta parificazione dei sessi e che, con il suo incremento di anno in anno, continua ad indicarci le radici culturali e materiali di uno svantaggio sociale di fatto. Non è infatti alle categorie di violenza criminale o di patologia individuale che può essere ricondotto il fenomeno – come vorrebbe invece la diffusa parzialità di letture – bensì a quei rapporti di potere fra i generi che costituiscono un sostrato culturale trasversale alla società, tanto nella sfera della vita privata quanto nelle istituzioni, i linguaggi, i saperi.

È in particolar modo alla famiglia e alla sua costruzione subordinante dei ruoli di genere che sembra sia necessario guardare quando di violenza sulle donne si parla. Quest’ultima, infatti, avviene, nell’80% dei casi, per mano di parenti, mariti, fidanzati, padri, smentendo ogni rappresentazione etnicizzata del fenomeno, che lo vorrebbe frutto della “barbarie culturale” di migranti e stranieri. Sempre nella costruzione normativa ed eterosessuata dei ruoli di genere fondata sulla famiglia va rintracciata la radice culturale di tanta violenza omofoba che va a colpire la libertà di scelta e determinazione di sé in tema di sessualità e legami affettivi.

Le stesse risposte istituzionali fondate esclusivamente sulle politiche di tutela familiare si rivelano inefficaci quando non dannose, nella misura in cui legittimano il ruolo della famiglia come spazio di protezione e subordinazione del genere femminile. Insieme alle letture in chiave razzista, che fondano le politiche securitarie e anti-immigrazione sulla difesa del corpo femminile, esse contribuiscono a riprodurre nel tempo il legame culturale fra protezione delle donne e aggressione, rappresentando un altro genere di violenza, simbolica e culturale.

Una violenza, quella simbolica attuata sul corpo delle donne, che sembrerebbe d’altronde costituire il pane quotidiano della comunicazione di massa e del linguaggio pubblicitario, dove alla mercificazione del corpo femminile, ridotto a puro veicolo di appetibilità sessuale e consumistica per i prodotti in vendita, si affianca la tendenza ad eccitare un immaginario maschile violento, attraverso l’esposizione di pezzi di corpo, di volti esangui, di pose sottomesse.

In un quadro simile, la questione della violenza subordinante sulle donne si rivela non tanto e non solo l’episodico frutto di relazioni diseguali nella sfera del privato, quanto un esplicito fattore di valorizzazione economica ed un implicito vettore di consenso politico per istanze razziste, omofobe, discriminanti. Di qui la necessità di riappropriarci in prima persona della rappresentazione della violenza di genere, per farla emergere nella sua autentica dimensione politica al di fuori e al di là di ogni costruzione ideologica, strumentale o ammiccante. Per aprire degli spazi di immaginario ‘altro’, di autonarrazione, che non si limitino alla celebrazione simbolica della ricorrenza, ma la oltrepassino per trovare ogni giorno le ragioni politiche di un’opposizione culturale e di una lotta.


Il riconoscimento giuridico dei concetti di femmicidio e femminicidio

Posted: Novembre 22nd, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Libri e racconti | Tags: , , | Commenti disabilitati su Il riconoscimento giuridico dei concetti di femmicidio e femminicidio

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Alcuni anni fa avevo assistito a Torino, all’interno del progetto Corpi Negati, alla presentazione del libro di Barbara Spinelli Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale (Franco Angeli Edizioni, 2008) e l’avevo trovato decisamente interessante e stimolante.

Con piacere vi segnalo quindi la pubblicazioni di un nuovo saggio dell’autrice e alcuni appuntamenti a Bologna

Segnaliamo la pubblicazione del saggio “Il riconoscimento giuridico dei concetti di femmicidio e del femminicidio” di Barbara Spinelli contenuto nel volume “Femicidio: dati e riflessioni intorno ai delitti per violenza di genere”. Tanto il volume quanto il saggio sono scaricabili online in formato pdf qui:
http://gdcedaw.blogspot.com/2011/11/il-riconoscimento-giuridico-dei.html

Pubblichiamo su sua autorizzazione il contributo di Barbara in basso.

Chi ancora si trovasse a Bologna tra domani e dopodomani, segnaliamo tre dibattiti, il cui programma è consultabile qui:
http://femminicidio.blogspot.com/

22.11.2011, h. 14,30, via Aldo Moro 30 (Regione Emilia Romagna, Aula Magna): Presentazione del volume “Femicidio. Dati e riflessioni intorno ai delitti per violenza di genere”

23.11.2011, h. 15,00, via Marconi 67/2 (Camera del lavoro, 3 piano), Presentazione del libro “Hina. Questa è  la mia vita. Storia di una figlia ribelle”

23.11.2011, h. 19,00, via del Piombo n.7 (CDD), Dibattito “L’attivismo femminista e la promozione dei diritti delle donne”. Aperitivo + Presentazione del Rapporto Ombra sull’implementazione della CEDAW in Italia

Buona lettura!

Continua la lettura sul sito di Femminismo A Sud


Persepolis, Valzer con Bashir e gli altri a Roma

Posted: Novembre 22nd, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Libri e racconti | Tags: , , , , , , , | Commenti disabilitati su Persepolis, Valzer con Bashir e gli altri a Roma

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Giovedì 24 novembre, alle ore 19.00, alla Libreria Tuba a Roma (Via del Pigneto 19), Serenella Di Marco presenta Fumetto e animazione in Medio Oriente. Persepolis, Valzer con Bashir e gli altri: nuovi immaginari grafici dal Maghreb all’Iran, Tunuè 2011. Introduce Igiaba Scego.

«Artisti e opere che raccontano il vicino, in senso geografico, ma lontano culturalmente, Medio Oriente. Al riparo dalla censura, le creazioni e le opere degli illustratori, registi, fumettisti di questa terra che ha affiscinato l’Occidente. I grandi successi di Marjane Satrapi, Ari Folman e gli altri grandi autori, fra giornalismo e narrativa, fumetto e animazione, denunciano e ci fanno conoscere un’intera civiltà che, oggi, è protagonista di enormi rivoluzioni.»

Via: Sonia Sabelli


Giornata Internazionale per le Vittime Transessuali – riflessioni e appuntamenti

Posted: Novembre 18th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Documenti | Tags: , , , , , | 1 Comment »

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Il 20 novembre si celebrerà il Transgender Day of Remembrance (TDoR – Giornata Internazionale per le Vittime Transessuali). In vista di tale ricorrenza (e delle iniziative che si svolgeranno in tutta Italia e che trovate elencate in fondo al comunicato) il Coordinamento Trans Sylvia Rivera ha diffuso alcune interessanti riflessioni sul significato dell’essere Trans, dell’autodeterminazione e sui tentativi di repressione e normazione della società e delle istituzioni nei confronti delle persone T*

Il 20 novembre si celebra il Transgender Day of Remembrance (TDoR), la Giornata Internazionale per le Vittime Transessuali, che ricorda lepersone  transessuali e transgender uccise dalla miscela letale composta dall’odio che arma la mano che le ha colpite e dal pregiudizio che può trasformare certe indagini in fascicoli di serie B, insoluti e archiviati per destino.

Così fu per Rita Hester, assassinata nel 1998, nel cui nome si celebrò a San Francisco il primo Candle Light, il 20 novembre 1999: da allora,questa data è divenuto il simbolo internazionale della lotta contro latransfobia, il pregiudizio contro le persone transessuali e transgender, che può nutrire la violenza assassina, nelle sue punte estreme, così come il disprezzo, la diffidenza, la discriminazione che mortifica la vita delle persone T* nella vita di tutti i giorni.

Le persone transessuali e transgender testimoniano con le loro esistenze, per il solo fatto di essere se stesse/i/*, ciò di cui sempre più ampie parti della  comunità scientifica e della società stanno lentamente prendendo atto: la logica binaria che divide il mondo in maschile e femminile, normale e patologico, sanità e malattia è una gabbia che segrega e insieme rinuncia a comprendere la complessità degli esseri umani.

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Presentazione de i Quaderni Viola a Torino – Sebben che siam donne

Posted: Novembre 17th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti | Tags: , , , , , | 1 Comment »

Femminismo e lotta sindacale nella crisi

presentazione del quarto numero de i Quaderni Viola

18 novembre 2011 – ore 20,30
Unione Culturale (via Battisti 4 bis – Torino)

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L’invenzione della virilità – Bologna

Posted: Novembre 14th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti | Tags: , , , , , , , | 1 Comment »

La riflessione sulla virilità e sul maschile è quanto mai di attualità. Interpellarsi sul virile è a mio parere un bisogno prima che un dovere per chiunque abbia minimamente a cuore un cambiamento della società attuale e una riflessione sul genere e il corpo.

Segnalo pertanto un’iniziativa che si terrà domani a Bologna

Presentazione

L’ invenzione della virilità.

Politica e immaginario maschile nell’Italia contemporanea
di Sandro Bellassai, Carocci, Roma, 2011

Martedì 15 novembre 2011 – ore 18
Sala ex Refettorio – Istituto Storico Parri – Via Sant’Isaia n. 20 – Bologna

Una riflessione sul ruolo che la virilità ha svolto nell’immaginario italiano a partire dalla fine del XIX secolo fino ai nostri giorni. “Inventato” per proteggere la mascolinità tradizionale, il virilismo ha infatti rappresentato il pilastro retorico delle culture nazionaliste, imperialiste, autoritarie e razziste, per poi farsi via via più evanescente e screditato. Ma è davvero conclusa la sua storia?

Intervengono

– Susanna Bianconi – Presidente Casa delle donne
– Luca Alessandrini – Direttore Istituto Storico Parri
– Vinzia Fiorino – Ricercatrice di Storia contemporanea presso l’Università di Pisa
– Sandro Bellassai – Ricercatore di Storia contemporanea presso l’Università di Bologna
– Annamaria Tagliavini – Direttrice Biblioteca Italiana delle donne
Presenterà il bando di concorso per una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sessuale

Banchetto della Libreria Trame

Nell’ambito della sesta edizione del Festival La violenza illustrata
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Casa delle Donne

indice completo  del libro

Prefazione
1. Virilità e storia politica
Virilismo e società di massa
La violenza imperialista
Colonialismo e razzismo italiano
2. La soluzione virile
Misoginie di fine secolo
Virilità e modernizzazione
La nazione italiana e la prospettiva virilista
3. Il virile ventennio
La mistica della virilità
Un antimodernismo di genere
La donna moderna e la crisi della fecondità
L’ordine sessuato della razza
4. Il declino
Consumi e scenari di genere
Apocalisse e integrazione maschile
La rassicurazione modernista
La triste fine del gallo
5. Agonie terminali
La diserzione dalla virilità
Turbamenti mediatici
La virilità come merce
Epilogo. Un virilismo virtuale?
Bibliografia
Indice dei nomi

Approfondimento radiofonico sul caso Desmontaje 4F

Posted: Novembre 13th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Repressione | Tags: , , | Commenti disabilitati su Approfondimento radiofonico sul caso Desmontaje 4F

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Oggi a partire dalle ore 16 sulle libere frequenze di Radio Blackout (105.250FM a Torino e provincia o in streaming via internet) è possibile ascoltare un approfondimento sul caso Desmontaje 4F a cura della trasmissione Interferenze.


Omo/transnazionalismo, pinkwashing, GLBT di destra, xenofobia: parliamone

Posted: Novembre 12th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Omo/transnazionalismo, pinkwashing, GLBT di destra, xenofobia: parliamone

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 “Noi, lesbiche-gay-trans, dobbiamo proteggerci contro questo nuovo odio verso gli immigrati”.

Judith Butler

Tutto nacque su una mailing list discutendo del caso Amina. Poi per una serie di collegamenti mentali più o meno casuali si iniziò a parlare di pinkwashing, omonazionalismo, gay di destra e xenofobia.

Infine si decise di trovare uno spazio e un tempo per parlarne, per chiarirsi le idee su questi concetti così complicati eppure così attuali ed interessanti.

Venerdi’ 18 novembre a partire dalle ore 21.00 presso il circolo di cultura GLBTQ Maurice in via Stampatori 10 (Torino) si terrà il quarto incontro.

Durante i precedenti tre incontri sono emersi numerosissimi spunti di discussione, analisi, osservazioni, curiosità ed esperienze di vita. Gli incontri sono spesso poco lineari e decisamente informali ma sempre molto interessanti per la quantità di spunti e interrogativi che vengono posti.

Durante il prossimo incontro si parlerà probabilmente anche di alcuni temi collaterali emersi a margine e durante la quindicesima conferenza annuale dell’ILGA che si è svolta a fine ottobre a Torino tra cui:

  • Cisgender, cissessismo, cisomonormatività – di cosa stiamo parlando?
  • scontro generazionale nell’autodefinirsi in UK (semplificando GLBT vs Queer nella definizione di se’ stessi).
  • una riflessione generale sul ruolo di ILGA e di conferenze del genere nel panorama politico attuale. Strumento del  potere o spazio per creare network?
  • reinterpretare e adattare il tradizionalismo e i valori tradizionali come strumento usato dalla comunità GLBT “mainstream” per sentirsi normali? E’ possibile sovvertire le tradizioni rimanendovi dentro?
  •  il privilegio di essere monosessuale (vedi The monosexual privilege checklist).
  • la normazione delle persone intersessuali può essere considerato genocidio legalizzato?

Visualizzando il Postumanesimo – Agency, Genere e Differenza nel Futuro Postumano

Posted: Novembre 8th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti | Tags: , , , , , , , , , , , | 4 Comments »

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Segnalo il seminario “Visualizzando il Postumanesimo – Agency, Genere e Differenza nel Futuro Postumano” organizzato dal  CIRSDe (Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne) a cura di Francesca Ferrando (con una introduzione di Luisa Passerini) che si svolgerà giovedì 10 novembre 2011 dalle ore 17 alle 19 in quel di Via Verdi 25 (Torino) nella Sala Lauree di Scienze Politiche.

Dalla presentazione presente sul sito del CIRSDe

A partire dagli anni Novanta, i termini “postumano” e “transumano” sono divenuti assi di riflessione accademica a livello internazionale, coinvolgendo la critica letteraria e la filosofia, l’arte, la scienza, la cibernetica e le biotecnologie; e detronizzando l’umano. Ma proprio per la loro relativamente recente entrata nel dibattito teoretico, le linee di demarcazione tra Postumanesimo e Transumanesimo appaiono spesso confuse. Nella prima parte di questa conferenza, verrà presentata una cartografia critica dei due movimenti, le radici storiche e filosofiche di ciascuno, e le reciproche differenze. D’altro lato, le stesse tradizioni occidentali e occidentalizzanti che oggi discutono la possibilità di plurime post-incarnazioni, hanno storicamente definito il corpo umano secondo processi di esclusione. L’umano e’ stato mappato all’interno di categorie intersezionali: specismo, razzismo, sessismo, eterosessismo, etnocentrismo, classismo, accanto ad altri -ismi e discriminazioni legate per esempio all’età e alle abilità fisiche e/o mentali. Nella seconda sezione, empirico-epistemologica, si offrirà una riflessione sui dati scientifici della ricerca “Genere e Intelligenza Artificiale”, da me condotta con il Prof. Kevin Warwick, noto al grande pubblico per i suoi esperimenti “Cyborg 1.0” (1998) e “Cyborg 2.0” (2002). Se la linea di demarcazione tra esseri umani e cyborg si è offuscata, come viene concepita l’ontologia cyborg in termini epistemologici? Al maschile; al femminile? Secondo canoni eurocentrici?

 

Visualizzare il Postumanesimo è un compito politico e filosofico, che richiede agency. Pensatrici e pensatori della differenza (non solo sessuale) dovrebbero impegnarsi fortemente in questa configurazione, al fine di fornire una rappresentazione dell’umanità come forma di vita in evoluzione e ricca in diversità. Se il futuro dell’umanità e’ post-umano, il nostro Postumanesimo deve radicarsi in un ampio resoconto critico di ciò che significa essere umani/e, offrendo un terminus a quo strategico da cui immaginare postumanità che mettano in discussione il tradizionale discorso del potere “neutro”, e si rivelino inclusive per un sempre crescente numero di soggettività situate. A questo fine, verrà proposta la possibilità di riflettere in prima persona sul futuro postumano attraverso il Gruppo di Ricerca internazionale e interdisciplinare: “Visualizzando il Postumanesimo”.

 

1. INTRODUZIONE STORICO-TEORICA

Postumanesimo e Transumanesimo

 

Come il Postumanesimo, anche il Transumanesimo nasce negli anni Novanta, orientando i suoi interessi su simili tematiche. Ma i due movimenti non condividono le stesse radici né prospettive. Mentre il Postumanesimo nasce dal Postmodernismo, il Transumanesimo cerca le proprie origini nell’Illuminismo, e quindi non espropria l’Umanesimo. In questa sezione verranno sciolti vari nodi teorici legati al postumano. Infine, si affronterà la critica dialettica del concetto stesso: e’ necessario pensare in termini di “post” quando ci si riferisce al futuro dell’umanità, se nozioni come “tecnologia” e “utensili” sono simbiotici all’origine tassonomica del genus Homo, confondendo la simbolica divisione natura/cultura? La discussione accademica rimane aperta, mentre il termine “postumano” rivela un inaspettato valore strategico: non solo implica una prospettiva storica e situata, ma, grazie alla sua novità nel vocabolario comune, invita a una riflessione integrale sul concetto stesso di “umano”.

 

2. SEZIONE EMPIRICO-EPISTEMOLOGICA

Genere e Cyborgs

In questa sezione della Conferenza, presenterò i risultati scientifici della ricerca che ho condotto con il Prof. Kevin Warwick presso il Dipartimento di Ingegneria, Università di Reading (Inghilterra), Ottobre 2010 / Gennaio 2011. Un questionario pensato attraverso l’Epistemologia Femminista è stato compilato da più di cento studenti/esse, rilevando questioni cruciali sul ruolo di genere ed etnia nella produzione dell’Intelligenza Artificiale. Come viene concepito il cyborg nel pensiero scientifico contemporaneo? Come maschile e/o femminile? Come postgender? Se il cyborg è il figlio illegittimo del capitalismo patriarcale (Haraway 1985), come facciamo ad essere così sicure della sua forza sovversiva? Per citare Audre Lorde: “Gli strumenti del padrone non gli distruggeranno la casa”. Smascherare i pregiudizi del mondo della scienza e nel modo di fare scienza diventa fondamentale, affinché l’ontologia cyborg non si risolva in un’ulteriore cancellazione del simbolico femminile. Il rischio è creare nuove dualità (come quella, già contemplata nella letteratura fantascientifica, dell’umano “vero” vs cyborg). Se nel futuro postumano la differenza sessuale e razziale verranno risolte in una prolificazione ontologica delle differenze, l’umanità avrà ancora bisogno di ritrovare lo speculum (Irigaray 1974), quel vuoto simbolico che le permette di riconoscersi in quanto tale? Lo individuerà nel non-umano? Nell’automa? Nel clone? Riflettere criticamente sul Cyborg nel discorso epistemologico contemporaneo ha una portata non solo filosofica, ma politica. Bisognerà ricorrere al sapere formulato dal pensiero della differenza; tenere vivo lo sguardo dell’altra/o attraverso la relazionalità e la simbiosi; far sì che la pratica femminista dell’autocoscienza eserciti un ruolo attivo (agency) in questa storica riformulazione dell’umano, attraverso cui si genera, simbioticamente e sincreticamente, l’ontologia cyborg.

 

3. PROPOSTA TEORETICA

Gruppo di Ricerca “Visualizzando il Postumanesimo”

Il tentativo è pensare collettivamente, in modo inclusivo e comprensivo, partendo dalla prospettiva individuale, al fine di visualizzare un futuro desiderabile per un numero sempre crescente di soggetti sociali e di specie (naturali e/o artificiali). Il modo in cui pensiamo al futuro lo sta già concependo: il mezzo è il fine. Le dinamiche di gruppo sono parte integrante di questo invito teoretico: discussioni fluide e aperte, condivisione di conoscenze, critica propositiva ed energia positiva. Un approccio olistico e integrato, per affrontare la vita in tutte le sue forme diversificate: l’universo è in espansione, e sincronicamente in connessione.

 

APPROFONDIMENTI

1. Articolo

Ferrando F. (in corso di pubblicazione): “Do Posthumans need Bodies? Gender, Race and the Dialectics of Human Embodiments”.

In: Beyond Humanism: Trans- and Posthumanism, a cura di Sorgner S.L., Peter Lang Publisher.

 

2. Sito

http://www.francescaferrando.com/Francesca_Ferrando/Posthuman_Philosophy.html

3. Gruppo di Ricerca

http://www.francescaferrando.com/Francesca_Ferrando/Gruppo_Ricerca.html

 

Per informazioni

Segreteria organizzativa del CIRSDe
Via S. Ottavio n. 20 – 10124 Torino
Tel 011.6703129 Fax 011.6709699
www.cirsde.unito.it

Foto: Francesca Ferrando