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Omosessualità in Nigeria, diritti GLBT, neocolonialismo e identità gay

Posted: Dicembre 1st, 2011 | Author: | Filed under: Documenti, Repressione | Tags: , , , , , , , | Commenti disabilitati su Omosessualità in Nigeria, diritti GLBT, neocolonialismo e identità gay

Alcuni giorni fa mi hanno chiesto di commentare il progetto di legge che vieta le nozze gay e le effusioni in pubblico tra persone dello stesso in Nigeria in diretta su Radio Blackout.

Partendo da questo spunto di attualità ne è venuta fuori una riflessione (a tratti un po’ confusa, con alcuni refusi e forse eccessivamente semplificatoria – e me ne scuso) su diritti GLBT, neocolonialismo, identità gay e molto altro.

Ecco a voi la registrazione. Ogni critica, anche la più feroce, è ben accetta.

Clicca qui per scaricare la registrazione dell’intervento


Tutte le donne del nuovo presidente

Posted: Novembre 21st, 2011 | Author: | Filed under: Documenti, Repressione | Tags: , , , , , , | 1 Comment »

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Su Radio Blackout il 20 novembre, durate la trasmissione Anarres (in onda ogni domenica tra le 13 e le 15) è stata proposta una analisi e alcune riflessioni sul nuovo governo Monti, sulla presenza di tre donne nel nuovo governo (rivelando chi sono e cosa hanno fatto in passato), sull’approccio lobbista al femminismo, sulle dinamiche di potere, sul controllo dei corpi e molto altro.

L’ultimo atto del governo Berlusconi è stato la decisione di dare indicazioni restrittive della legge 40, ribadendo il rifiuto di accesso alla diagnosi preimpianto per le coppie portatrici sane di malattie genetiche. Un ultimo regalo alla chiesa cattolica.

Chiesa che ha accolto con favore il nuovo governo Monti, dove i reduci del meeting clericale di Todi e i cattolici militanti sono in netta maggioranza.

Il governo Monti vede in posizioni di potere tre donne incaricate dei dicasteri della giustizia, degli interni e del welfare, il segno della sconfitta del femminismo lobbista, che deve oggi fare i conti con il dato evidente che l’oppressione e lo sfruttamento non hanno sesso.

Via: Radio Blackout

Clicca qui per ascoltare l’intervista con Martina, femminista libertaria livornese.


C’è chi dice no. Dalla leva all’aborto – storia dell’obiezione di coscienza in Italia

Posted: Novembre 18th, 2011 | Author: | Filed under: Libri e racconti, Repressione | Tags: , , , , , , , , | Commenti disabilitati su C’è chi dice no. Dalla leva all’aborto – storia dell’obiezione di coscienza in Italia

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Scopro solo ora grazie a Me-DeA che ieri a Torino Chiara Lalli, saggista e filosofa bioetica, ha presentato il suo nuovo libro C’è chi dice no. Dalla leva all’aborto (Il Saggiatore – 2011), un tentativo di tracciare la storia dell’obiezione di coscienza in Italia.

Radio Blackout ha intervistato l’autrice e durante la lunga chiacchierata emergono numerose riflessioni e molti dati interessanti su come l’obiezione di coscienza sia usata anche come strumento di controllo sulla sessualità e sui corpi.

Clicca qui per ascoltare l’intervista a Chiara Lalli

Ciò che principalmente interessa l’autrice è documentare il cambiamento che è intervenuto da quando se ne è cominciato a parlare, al tempo in cui si riferiva quasi esclusivamente alla renitenza alla leva.

A partire dal 1972, con l’introduzione del servizio civile, il concetto cambia però di significato, perlomeno all’interno della giurisprudenza. L’obiezione di coscienza diventa un diritto positivo. La legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza consacrerà questa nuova interpretazione e cambierà il corso della storia dell’obiezione di coscienza nella penisola: da simbolo forte di opposizione al potere diventerà addirittura uno strumento per raggiungerlo.

Il risultato è che ora abbiamo ora una legge che trova enormi difficoltà a essere effettivamente applicata e medici che, lungi dal rischiare il carcere, spesso ottengono riconoscimenti e fanno addirittura carriera, come nella Lombardia del ciellino Formigoni. La percentuale di obiettori tende costantemente ad aumentare, perché è «una scelta facile e indolore» che rende ormai carta straccia «la libera scelta iniziale (diventare ginecologi e lavorare nel pubblico), che vincola l’individuo a doveri e non solo a diritti professionali e privilegi».

Le disavventure da incubo a cui possono andare incontro le donne in un ospedale pubblico sono ormai talmente ordinarie che non fanno nemmeno più notizia. Senza dimenticare che una legge repressiva sul testamento biologico è ormai alle porte.

Via: Radio Blackout


Approfondimento radiofonico sul caso Desmontaje 4F

Posted: Novembre 13th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Repressione | Tags: , , | Commenti disabilitati su Approfondimento radiofonico sul caso Desmontaje 4F

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Oggi a partire dalle ore 16 sulle libere frequenze di Radio Blackout (105.250FM a Torino e provincia o in streaming via internet) è possibile ascoltare un approfondimento sul caso Desmontaje 4F a cura della trasmissione Interferenze.