Christmas is Gay
Posted: Dicembre 25th, 2011 | Author: porno | Filed under: Piccole gioie | Tags: business, Gay, natale, pubblicità | Commenti disabilitati su Christmas is Gay[singlepic id=113 w=550 h= float=center]
via: SissyDude
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Per chi non avesse avuto modo di assistere alla presentazione degli atti del convegno svoltosi due anni fa Una Ribellione Necessaria segnalo che potrà rimediare sabato 10 dicembre a Torino presso il circolo GLBT Maurice a partire dalle ore 17.30.
sabato 10 dicembre 2011
circolo glbtq Maurice – via Stampatori, 10 Torino – ore 17.30PRESENTAZIONE DEGLI ATTI DEL CONVEGNO
UNA RIBELLIONE NECESSARIA
… … Lesbiche, gay e trans: 40, 30, 20 anni di movimentoSaranno presenti la curatrice Elena Biagini e Graziella Bertozzo
a seguire aperitivo di autofinaziamento
Nel 2009 ricorreva il ventennale della nascita del circolo che oggi si chiama Azione gay e lesbica. Sono stati vent’anni di presenza a Firenze e nella provincia circostante, di costruzione di visibilità, cultura e politiche altre. Azione gay e lesbica ha voluto sottolineare questa tappa importante del suo percorso con un convegno che desse valore e spazio alla memoria, sia sul piano documentaristico e testimoniale, sia su quello dell’iniziativa culturale e politica nell’attualità.
Il convegno ha messo a fianco tre grandi inizi che, nelle differenti scale di importanza, si intrecciano e si alimentano a vicenda: il quarantennale della rivolta di Stonewall, quando lesbiche gay e trans scesero in strada per la prima volta per protestare contro le vessazioni della polizia, il trentennale della nascita del primo gruppo dove le lesbiche di Firenze e dintorni si incontrarono, si confrontarono e gettarono le basi per un’identità politica collettiva e il ventennale della nascita di Azione gay e lesbica.
Queste tre ricorrenze e i percorsi che da lì si sono aperti, mescolati, contaminati sono raccontati in questo volume da studiose e studiosi insieme alle protagoniste e ai protagonisti di ieri e di oggi e compongono una parte di quella grande trama che è la storia del movimento lgbtiq nelle sue molteplici articolazioni.Il volume è dedicato ad Alessia Ballini, amica, compagna, “pioniera” con molte e molti di noi
ci ha detto che la vita va corsa fino in fondo
ci ha lasciato l’autodeterminazione della sua vita
e il grande vuoto della sua mancanza
Oggi voglio proporvi una lunga intervista a Daayiee Abdullah, uno dei pochissimi imam dichiaratamente gay.
L’intervista è stata realizzata da Pier Cesare Notaro e pubblicata in due puntate su Il Grande Colibrì all’interno del progetto MOI Musulmani Omosessuali in Italia.
Al di là delle mie personali convinzioni sulle religioni in generale ho trovato nelle parole di Daayiee Abdullah alcuni spunti di riflessione decisamente interessanti e alcuni utili strumenti per contrastare molte delle osservazioni diffuse da chi, più o meno consapevolmente, pratica e diffonde il pinkwashing e l’omonazionalismo in chiave anti-islam.
Davanti alla condanna dell’omosessualità che viene ripetuta ferocemente da tanti studiosi coranici, le parole e gli studi dell’imam Daayiee Abdullah rappresentano una fonte di conforto e di speranza per milioni di musulmani LGBTQ*. Daayiee, infatti, è un imam che sostiene che l’omosessualità non è un peccato per l’Islam. Di più: Daayiee è un imam dichiaratamente gay, l’imam gay più famoso del mondo, anche se lui si schermisce: “Sono certo di avere una certa notorietà nel mondo, ma da qui a dire che sono il più famoso… Se fosse vero ne sarei davvero sorpreso! Ma lascerò che giudichi chi mi guarda, perché non si creda che sono io a credermi famoso“.
Intervistare Daayiee è davvero difficile. Non perché sia schivo – anzi, è una persona molto affabile, alla mano e disponibile al confronto. Non perché abbia paura delle minacce, pur pesanti, che subisce da anni. Il problema è che l’imam corre da un punto all’altro del pianeta per assistere le diverse comunità LGBTQ* islamiche del mondo e per lui riuscire a ritagliarsi mezz’ora di tempo è davvero un’impresa. E’ per questo che siamo particolarmente orgogliosi che Daayiee, felice del fatto che finalmente anche in Italia si sia aperta una riflessione seria su Islam e omosessualità, abbia accettato un lungo (altro che mezz’ora!) ed approfondito confronto con noi.
Oggi Daayiee ci racconterà la sua vita, i suoi studi, la sua esperienza di imam e quali sono le maggiori difficoltà delle persone LGBTQ* musulmane che ha incontrato. Ma l’intervista ha anche un seguito in cui affronteremo con questa guida spirituale alcuni aspetti più propriamente teologici.
Continua a leggere:
Daayiee Abdullah, l’imam gay: la vita
Daayiee Abdullah – l’imam gay: le idee
Pur non essendo riuscito ad assistere alle proiezioni segnalo alcuni commenti tratti da Gay.it sui film a tematica GLBTQ presentati al Torino Film Festival. L’unica opera che ho già visto è “The Ballad of Genesis and Lady Jaye” che ho trovato stupendo e consiglio assolutamente.
Queer. Nel senso etimologico di ‘strano, eccentrico’. È la parola giusta per definire il primo weekend del Torino Film Festival dalle sfiziose proposte queer, appunto.
Strana la fastosa e blindata cerimonia di apertura al Teatro Regio, venerdì sera, con un tappeto rosso da fare invidia a Cannes e star del calibro di Penelope Cruz, Charlotte Rampling e la nostrana Valeria Golino in veste di giurata. Strano il fatto che il grande regista finlandese Aki Kaurismäki non sia venuto a ritirare il premio Gran Torino dalle mani di Penelope Cruz, lasciando il pubblico esterrefatto. Strana la sua risposta in conferenza stampa, dove si è presentato alticcio con birra in mano, alla nostra domanda: “È vero che non l’ha voluto da Penelope Cruz perché testimonial dell’Oréal?”. “Si può essere un’attrice o una mannequin ma non entrambi”. Imbarazzo in sala. “Se avessi vinto la Palma d’Oro mi sarei suicidato” continua incerto. “Quando ho vinto il Fipresci a Cannes non sono andato a ritirarlo perché ero in montagna a giocare a poker e ho pure perso”. Sergio Castellitto gli ha risposto a mezzo stampa dandogli dell’ubriacone. Read the rest of this entry »
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Un battesimo e un compleanno per due festival italiani queer dedicati alla settima arte.
Nel capoluogo pugliese nasce il Bari Queer Festival, in programma dall’1 al 4 dicembre presso lo storico cinema Kursaal Santalucia e organizzato da un gruppo di lavoro tutto al femminile: Francesca d’Apolito, Emiliana Galiani, Vanessa Picciarelli e Valentina Tarantino. Il segno tangibile di un fermento culturale che sta rivitalizzando il sud dal punto di vista glbt, come ha dimostrato la nascita, quest’estate, del Sicilia Queer Filmfestche ha annunciato le date della prossima edizione: 4-9 giugno 2012 (si stanno cercando volontari e, come sempre, un sostegno per il reperimento fondi).
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