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Persepolis, Valzer con Bashir e gli altri a Roma

Posted: Novembre 22nd, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Libri e racconti | Tags: , , , , , , , | Commenti disabilitati su Persepolis, Valzer con Bashir e gli altri a Roma

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Giovedì 24 novembre, alle ore 19.00, alla Libreria Tuba a Roma (Via del Pigneto 19), Serenella Di Marco presenta Fumetto e animazione in Medio Oriente. Persepolis, Valzer con Bashir e gli altri: nuovi immaginari grafici dal Maghreb all’Iran, Tunuè 2011. Introduce Igiaba Scego.

«Artisti e opere che raccontano il vicino, in senso geografico, ma lontano culturalmente, Medio Oriente. Al riparo dalla censura, le creazioni e le opere degli illustratori, registi, fumettisti di questa terra che ha affiscinato l’Occidente. I grandi successi di Marjane Satrapi, Ari Folman e gli altri grandi autori, fra giornalismo e narrativa, fumetto e animazione, denunciano e ci fanno conoscere un’intera civiltà che, oggi, è protagonista di enormi rivoluzioni.»

Via: Sonia Sabelli


C’è chi dice no. Dalla leva all’aborto – storia dell’obiezione di coscienza in Italia

Posted: Novembre 18th, 2011 | Author: | Filed under: Libri e racconti, Repressione | Tags: , , , , , , , , | Commenti disabilitati su C’è chi dice no. Dalla leva all’aborto – storia dell’obiezione di coscienza in Italia

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Scopro solo ora grazie a Me-DeA che ieri a Torino Chiara Lalli, saggista e filosofa bioetica, ha presentato il suo nuovo libro C’è chi dice no. Dalla leva all’aborto (Il Saggiatore – 2011), un tentativo di tracciare la storia dell’obiezione di coscienza in Italia.

Radio Blackout ha intervistato l’autrice e durante la lunga chiacchierata emergono numerose riflessioni e molti dati interessanti su come l’obiezione di coscienza sia usata anche come strumento di controllo sulla sessualità e sui corpi.

Clicca qui per ascoltare l’intervista a Chiara Lalli

Ciò che principalmente interessa l’autrice è documentare il cambiamento che è intervenuto da quando se ne è cominciato a parlare, al tempo in cui si riferiva quasi esclusivamente alla renitenza alla leva.

A partire dal 1972, con l’introduzione del servizio civile, il concetto cambia però di significato, perlomeno all’interno della giurisprudenza. L’obiezione di coscienza diventa un diritto positivo. La legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza consacrerà questa nuova interpretazione e cambierà il corso della storia dell’obiezione di coscienza nella penisola: da simbolo forte di opposizione al potere diventerà addirittura uno strumento per raggiungerlo.

Il risultato è che ora abbiamo ora una legge che trova enormi difficoltà a essere effettivamente applicata e medici che, lungi dal rischiare il carcere, spesso ottengono riconoscimenti e fanno addirittura carriera, come nella Lombardia del ciellino Formigoni. La percentuale di obiettori tende costantemente ad aumentare, perché è «una scelta facile e indolore» che rende ormai carta straccia «la libera scelta iniziale (diventare ginecologi e lavorare nel pubblico), che vincola l’individuo a doveri e non solo a diritti professionali e privilegi».

Le disavventure da incubo a cui possono andare incontro le donne in un ospedale pubblico sono ormai talmente ordinarie che non fanno nemmeno più notizia. Senza dimenticare che una legge repressiva sul testamento biologico è ormai alle porte.

Via: Radio Blackout


Stanze private: epistemologia e politica della sessualità

Posted: Novembre 7th, 2011 | Author: | Filed under: Appuntamenti, Libri e racconti | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | 1 Comment »

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Ammetto con un pizzico di vergogna di non aver ancora letto nulla di Eve Kosofsky Sedgwick ma la presentazione della prima traduzione in italiano del suo libro del 1990 Epistemology of the Closet (Stanze private: epistemologia e politica della sessualità – Carocci – 2011 – 31,40€ – pp. 304) organizzata domani sera (martedì 8 novembre 2011) presso il Circolo di cultura GLBTQ Maurice di Torino mi incuriosisce parecchio.

A partire dalle ore 19.30 (con un aperitivo e un po’ di convivialità) in Via Stampatori 10 (Torino) Luisa Passerini in dialogo con Federico Zappino, traduttore e curatore dell’edizione italiana e con la moderazione di Liliana Ellena ci introdurranno in uno dei testi classici che, insieme ai lavori di Teresa de Lauretis (Soggetti eccentrici) e di Judith Butler (Scambi di genere), getta le basi per la teoria queer.

In quest’opera di primo piano Eve Kosofsky Sedgwick sostiene che la cultura occidentale contemporanea si sia strutturata attorno al binarismo omosessuale/eterosessuale e che questo, in maniera endemica, abbia influenzato e determinato tutti gli altri binarismi che stanno alla base delle relazioni epistemologiche e di potere per mezzo delle quali noi conosciamo, tra cui maschile/femminile, conoscenza/ignoranza, pubblico/privato, verità/paranoia, salute/malattia, natura/contro natura.

Rileggendo in maniera originale e controversa alcune narrazioni emblematiche prodotte a cavallo tra il XIX e il XX secolo (tra cui quelle di James, Melville, Nietzsche, Proust e Wilde), e interloquendo, tra gli altri, con Foucault, Freud, Lévi-Strauss e le filosofe femministe degli anni Settanta, Sedgwick si mette sulle tracce dei discorsi istituzionali, medici e giuridici che hanno prodotto le tassonomie e le identità univoche dell’omosessuale e dell’eterosessuale, per portare alla luce le innumerevoli sfaccettature della sessualità di ciascuno di noi, che sfuggono evidentemente ad una logica dicotomica.

Il libro sarà disponibile a breve in prestito presso il Centro di Documentazione del Circolo Maurice
L’edizione originale in lingua inglese è visionabile cliccando qui


Miss cadeaux

Posted: Luglio 11th, 2009 | Author: | Filed under: Libri e racconti, Spizzichi e bocconi | Commenti disabilitati su Miss cadeaux

Come tutte le mignotte mia sorella aveva senso dell’umorismo e raccontava bene le barzellette. Quando le dissi che ero omosessuale mi raccontò la storiella di quel frocio che al banco della frutta ordinava due banane così almeno una la mangiava.

“Chiquita boy”, mi disse, “da adesso ti chiamo così”.

“Non farlo di nuovo”, le urlai.

Mi diede una botta in piena fronte con il palmo della mano, “stai calma, checca”, disse masticandomi la gomma in faccia per impressionarmi, “il mondo là fuori sarà molto più feroce. Adesso stammi a sentire, tu questa cosa non la devi dire a nessuno, non ti lasceranno fare come vuoi”, l’odore di vernice del suo smalto mi bruciava in gola, “a casa non devono saperlo, è un problema tuo”.

Aveva tre anni più di me e ogni sera veniva a prenderla un ragazzo diverso. Nel quartiere si dicevano cose di lei, tutte infami, tutte vere, ma la sua vita era quella, ogni sera su un sedile diverso. Avevo installato un software per rubare le password sul suo pc e la sua posta elettronica era un inferno di cazzi e di appuntamenti. La mattina andava in un albergo alla ferrovia con le lenzuola di carta e i bicchieri monouso e per una mezz’ora lei chiedeva un cadeau. Usava quella parola ridicola in ogni email. Lei miss cadeau io chiquita boy. Read the rest of this entry »


Torino, giovedi’ 17 aprile: Nuove destre e vecchi fascismi

Posted: Aprile 13th, 2008 | Author: | Filed under: Libri e racconti, Spizzichi e bocconi | Commenti disabilitati su Torino, giovedi’ 17 aprile: Nuove destre e vecchi fascismi

Per chi si trovasse a Torino il 17 aprile (magari per fare un salto al XXIII GLBT Torino Film Festival) segnalo una iniziativa interessante nata anche per approfondire e rispondere alle numerose polemiche in occasione della campagna di boicottaggio seguita alla annunciata presenza (poi cancellata all’ultimo momento) di De Benoist e Preve in una delle librerie storicamente "compagne" di Torino.

Giovedi’ 17 aprile h. 21 – c.so Ferrucci 65a, Torino

Oltre la destra e la sinistra:
seduzioni culturali e ammiccamenti politici della Nouvelle Droite tra Stato forte e piccole patrie.

Assemblea

con Pietro Stara, autore del libro

La Comunità escludente
La Nuova Destra tra piccole patrie e Europa nazione
(ed. Zero in Condotta)

La Nuova Destra, sorta a fine anni ’70 ad opera di Alain de Benoist in
Francia e di Marco Tarchi in Italia, ha mirato a rinnovare la destra
coniugandone i "valori" con alcuni elementi "antisistema" dei movimenti
di contestazione del ’68, tanto da prefigurare un superamento della
contrapposizione destra-sinistra in nome della comunità di popolo.
Marco Tarchi teorizzò ed avviò un lavoro di penetrazione ideologica che
ha dato i suoi frutti: oggi numerosi intellettuali di sinistra quali
Cacciari, Negri, Preve, Latouche, La Grassa dialogano pubblicamente e
si confrontano alla pari con de Benoist e Tarchi, spaziando dalla
globalizzazione alla biopolitica.
L’utilizzo e la rielaborazione da destra delle teorie della differenza
elaborate a sinistra in chiave femminista, ecologista e antirazzista
diviene il vettore potente attraverso il quale si rifiutano la
contaminazione e l’intreccio culturale e, quindi, le società
multietniche, l’immigrazione, la libertà delle donne.
La destra, anche quando si dichiara nuova o persino futurista, è
radicale solo per il suo affondare le radici nell’archeologia del
pensiero autoritario.


Comitato Antifascista "18 giugno"
Facciamo Breccia Torino
Federazione Anarchica Torinese – FAI


Venivo al pensiero del Cristo durante la notte…

Posted: Marzo 7th, 2008 | Author: | Filed under: Documenti, Libri e racconti, Repressione, Spizzichi e bocconi | Commenti disabilitati su Venivo al pensiero del Cristo durante la notte…

Toccarsi e' bello

– Cosa succede al ragazzo che entra in seminario, verso i 10 anni?
Gesuita: Tu non sai che trauma! Il fatto di vivere in una stessa camerata… a me è spuntato il pelo a 13-14 anni, dico ma al punto di star lì a guardare, a spiare buchi alle pareti divisorie quando facevamo la doccia, per controllare (perché non si poteva mai parlare di queste cose), controllare se quello era fatto come eri fatto tu.
– Scusa se ti faccio una domanda più precisa: tu ti masturbarvi in seminario?
Gesuita: No! No! Pensavo al Cristo, io “venivo” al pensiero del Cristo durante la notte.
– Avevi delle polluzioni notturne?
Gesuita: Certo, è ovvio, per forza.

(Da “Orgasmo e incensi”, Fuori n. 12, primavera ’74)

L’illustrazione cosi’ come la citazione sono tratte da Contro la famiglia: Manuale di autodifesa e di lotta per i minorenni AA.VV.
Il libro e’ scaricabile direttamente da questo sito in formato
RTF o PDF e distribuito dalle edizioni Settebelli/Millelire sotto licenza Creative Commons Attribuzione-NonCommerciale-Condividi allo stesso modo


Semantica

Posted: Gennaio 5th, 2008 | Author: | Filed under: Libri e racconti | Commenti disabilitati su Semantica

“E infatti mi collego e mi godo la vista di queste donne che tengono questi microfoni carnosi maschili in mano ritratti nel momento della loro gittata semantica”

Idol Nippe – Numero Zero

Segnalazioni porno 08/09/2007

Posted: Settembre 8th, 2007 | Author: | Filed under: Documenti, Libri e racconti, Spizzichi e bocconi | 1 Comment »

Al ritorno da lunghe vacanze estive composte in egual misura da sole, mare, relax, amici, divertimento e sane scopate qualche segnalazione con cui ritagliare qualche istante interessante all’interno della routine settembrina.

Kink, Paco y Manolo

BUTT book – the best of the first 5 years of BUTT magazine. Adventures in 21st century gay subculture.
Celebrating BUTT magazine`s fifth anniversary, this book is a selection of the most fantastic and the most ridiculous interviews and photos that have appeared in BUTT so far. This anthology also finally makes a lot of material from the now rare, earlier issues of BUTT available again. For your (in)convenience, the timeline in the book runs backwards, from the here and now all the way back to the summer of 2001, when the first issue of BUTT landed with a bang.

With sexy pictures of, and candid interviews with: Asianpunkboy, Bruce Benderson, Peter Berlin, AA Bronson, Christopher Ciccone, Martin Degville, Tommy Deluca, Ed Droste, Al Eingang, Thomas Engel Hart, Marc Jacobs, Heinz Peter Knes, Marcelo Krasilcic, Bruce LaBruce, Inez van Lamsweerde, Lutz, Ryan McGinley, Alasdair McLellan, Matmos, Walter Pfeiffer, Terry Richardson, Paul Rutherford, Gus van Sant, Jeremy Scott, Jake Shears, Casey Spooner, Michael Stipe, Jonsi Thor Birgisson, Wolfgang Tillmans, Viktor & Rolf, Dominic Vine, Matthias Vriens, Rufus Wainwright, John Waters, Edmund White, Bernhard Willhelm, and Jonny Wooster.


Taschen editore, 560 pagine, in inglese, 25 euro

We will survive! Lesbiche, gay e trans in Italia
I saggi raccolti in questo volume ripercorrono la storia del movimento per i diritti omosessuali e transessuali in Italia. Una sfida culturale e sociale cominciata oltre trent’anni fa – e oggi più che mai attuale – raccontata attraverso le biografie, gli strumenti, le pratiche, le difficoltà e le conquiste nella lotta contro il pregiudizio.

Testi di: Lorenzo Bernini, Graziella Bertozzo, Elena Biagini, Daniele Bocchetti, Stefano Bolognini, Patrizia Colosio, Giorgio Cuccio, Eleonora Dall’Ovo, Giovanni Dall’Orto, Daniela Danna, Gianni Geraci, Marco Geremia, Gigi Malaroda, Porpora Marcasciano, Luki Massa, Nerina Milletti, Marco Mori, Diana Nardacchione, Vincenzo Patanè, Paolo Pedote, Fabio Pellegatta, Nicoletta Poidimani, Francesca Polo.

Mimesis Edizioni, Milano 2007, pp. 253, 16 euro. Maggiori informazioni

Antologaia – sesso, genere e cultura degli anni settanta

Non è un autobiografia ma non è neanche un saggio di storia. Con Antologaia, Sesso genere cultura degli anni ’70 Porpora Marcasciano ci racconta il lungo decennio che va dal 1973, dagli albori del movimento gay, fino al 1983, inizio della tragedia AIDS, passando per il movimento del ’77 e per i sogni, le utopie, le trasgressioni e le transizioni di tutta una generazione.

Il dita e la luna editore, 224 pagine, 14 euro. Maggiori informazioni

Paco y Manolo
Li ho scoperti in Spagna e sono rimasto folgorato dalle loro foto. Mi piace il loro stile, mi piacciono i loro soggetti e mi piace la cura con cui creano Kink.
Li trovate sul sito pacoymanolo.com e sul blog oltre che in innumerevoli riviste e mostre tra cui Vade Retro, la contestatissima esposizione che si doveva tenere a Milano


Segnalazioni porno 22/07/2007

Posted: Luglio 22nd, 2007 | Author: | Filed under: Libri e racconti, Repressione, Spizzichi e bocconi | 4 Comments »

Piacere dolore potere, un approcio anarchico al sadomasochismo – Anarchismo e sadomasochismo hanno un argomento in comune: il potere. Il primo lo combatte, il secondo ne trae godimento. Scritto da un anarchico, questo libro espone con perplessità e curiosità i sentimenti, le regole, le pratiche, le difficoltà sadomaso, riferendosi soprattutto all’universo anglofono, il più numeroso, il più organizzato, il più loquace. Più che avanzare una tesi precostituita, l’autore vuole fornire gli elementi necessari per formarsi un’opinione personale. Una libro che va a scalfire un mondo vasto e complesso in modo forse non completissimo ma sicuramente stimolante ed interessante firmato da Jean-Manuel Traimond – Eleuthera edizioni – 15 euro

Il porno 2.0 (generato dagli utenti) e le sue vittime – una analisi dello sviluppo velocissimo a cui stiamo assistendo di sistemi di condivisione di video porno girati direttamente dagli utenti e dei loro elementi di problematicita’ – In inglese via Netporn

Ordinanza contro la prostituzione a Verona – e’ entrata in vigore l’ennesima ordinanza censoria e colpevolizzante contro le sex worker veronesi. Ovviamente, in pieno stile italico, fatta passare come una misura relativa al traffico automobilisticoIn italiano via Circolo Pink


Sex Panic! An Interview With Debbie Nathan – intervista ad una giornalista americana incentrata sulla necessita’ di rendere legale per i giornalisti la navigazione su siti pedopornografici. L’intervista ha scatenato moltissimo dibattito in rete. Molti dei dati e delle riflessioni che emergono dall’intervista sono decisamente utili a capire l’allarmismo e la strumentalita’ dell’utilizzo della pedopornografia come giustificazione alla creazione di nuove norme censorie. Particolarmente interessante l’analisi sulla totale impossibilita’ legale di verifica dei dati e delle affermazioni dei politici sul tema pedopornografia da parte dei giornalisti americani in quanto la semplice ricerca di informazioni in merito attraverso la navigazione diretta e la ricerca di documenti si configura spesso come reato ed e’ quindi perseguibile legalmente – In inglese via Netporn


Vera e Libera Arduino, partigiane

Posted: Aprile 26th, 2007 | Author: | Filed under: Libri e racconti | 4 Comments »
Partigiane

Una folla di uomini, di donne, di ragazzi e’ radunata dinanzi al Cimitero generale. Si vuole rendere l’estremo saluto ai feretri di Vera e Libera Arduino, assassinate dai nazifascisti. Molti fiori. Le donne vengono con degli evidenti simboli comuni: mazzi di fiori, corone con scritte, tutte con qualcosa di rosso. Alle nove e un quarto, invece dei feretri arrivano tre camion, a una velocita’ tale che pare non si debbano fermare: invece si bloccano i freni davanti alla porta e dalle macchine saltano a terra agenti armati di mitra, in borghese. Sparano dei colpi in aria, ed intimano alla folla di rimanere ferma. Qualcuno fugge nell’interno del cimitero, i piu’ vengono bloccati dai mitra degli sbirri, vengono perquisiti i chioschi, le baracche delle fioraie, la chiesa, molti campi del cimitero.

Separati gli uomini dalle donne, viene caricato un primo camion di uomini, il camion parte, gli uomini presi sono calmi e sorridenti e vengono salutati da tutta la folla. Una donna manifesta ad alta voce lo sdegno di tutte. Intanto gli sbirri continuano a “selezionare”. Ma la loro faccia di galeotti, il sudore che gronda dalla fronte, i loro ordini urlati non impressionano molto. Il popolo non ha paura perche’ si sente forte, si sente solidale: la paura si legge invece sui volti di questa gentaglia armata di mitra che sfoga il suo livore sui fiori, sui nastri tricolori, sulle donne inermi e sui ragazzi. E tra le donne, una giovane ha un atteggiamento magnifico. Si frappone tra lo sbirro e la donna presa di mira, e con parole di fuoco bolla l’infamia fascista. Di fronte a tanto coraggio quasi inaudito di una ragazza che urla il suo disprezzo e il suo odio alla repubblica, al fascismo, e lo urla sul viso di un repubblichino armato, lo stesso agente rimane sbalordito e lascia la preda.

Le donne mantengono quasi tutte un contegno assai calmo. Qualcuna, gettata contro il muoro violentemente, mani in alto, stringe ancora il suo mazzo di fiori e non lo lascia per nessun motivo. All’arrivo dei feretri si vuole accogliere in ginocchio Vera e Libera, eroine cadute nelal lotta.

I fascisti arrivano e caricano i dimostranti e li portano nella lugubre caserma di via Asti. Interrogatori, pressioni, non demoralizzano ne’ uomini ne’ donne. Nelle fabbriche la notizia del nuovo sopruso indigna e mette in movimento i lavoratori. Molte officine sospendono il lavoro il giorno stesso per protesta.

Nel silenzio risuonano i nomi di Vera e Libera Arduino, scolpiti per sempre nel cuore di colore che amano la liberta’.

“La difesa della lavoratrice”, giornale clandestino, 17 marzo 1945, Torino

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