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Chiamata all’azione: Dì all’IGLYO di stare fuori da Israele

Posted: Novembre 18th, 2011 | Author: | Filed under: Documenti, Repressione | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Chiamata all’azione: Dì all’IGLYO di stare fuori da Israele

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A dicembre si svolgerà a Tel Aviv (Israele) l’Assemblea Generale dell’International Gay and Lesbian Youth Organization (IGLYO), uno dei principali network di associazioni GLBT internazionali (in Italia ne fanno parte Arcigay, Arcigay Padova e Arcigay Roma che a quanto mi risulta non hanno mai preso posizione in merito).

Pubblichiamo questo appello (tradotto in italiano da Facciamo Breccia) di attivisti e attiviste queer palestinesi che chiede all’IGLYO di non essere complice delle politiche di pinkwashing israeliane.

L’invito è ovviamente quello di diffondere la notizia il più possibile

Chiamata all’azione: Di’ all’IGLYO di stare fuori da Israele

Cari gruppi, collettivi, attiviste e attivisti LGBTQ,

Come queer palestinesi appartenenti a diversi collettivi – alQaws for  Sexual & Gender Diversity in Palestinian society, Aswat — Palestinian  Gay Women, e PQBDS (Palestinian Queers for Boycott Divestment and  Sanctions) – vi scriviamo per esprimere il nostro sconforto per la  decisione dall’ International Gay and Lesbian Youth Organization [IGLYO]  di organizzare l’Assemblea Generale per Dicembre 2011 a Tel Aviv in  Israel.

Anche dopo averci contattati e dopo aver espresso la nostra più  profonda preoccupazione rispetto alle implicazioni problematiche e  politiche dell’organizzazione di questa conferenza, IGLYO ha pubblicato  un “lettera aperta – 2011 GA” dove viene sottolineato che non sono per  nulla contenti di rimettere in discussione la loro decisione e che anzi  difendono le loro posizioni;  ingannando, quindi, i membri dei gruppi  LGBT all’interno di un processo di normalizzazione e provvedendoa  coprire l’apartheid di Israele e l’oppressione della popolazione  Palestinese.

IGLYO non ha solo deciso di tenere la loro General  Assembly conference in Tel Aviv, ma ha accettato i soldi del governo  israeliano partecipando in una più ampia campagna nel dare una nuova  immagine ad Israele “brand Israel” e nel crimine del pinkwashing .

Stiamo perciò chiedendo supporto nel comunicare a IGLYO perché la loro  azione è iniqua e indecente, per un’organizzazione come la loro che  dovrebbe battersi a fianco delle persone queer o dei diritti umani in  più larga misura. Le politiche di Israele e l’occupazione non distinguono persone queer  da etero. Tutta la popolazione palestinese – queer ed etero – deve  affrontare gli effetti del muro dell’apartheid, dei checkpoint, degli insediamenti illegali e della violenza dei coloni: nessuno menziona che vivere sotto occupazione militare ti toglie qualsiasi diritto come  abitante di quella terra.

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