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Ronettes – Be My Baby

Posted: Aprile 22nd, 2008 | Author: | Filed under: Piccole gioie | 2 Comments »

Troppo stanco e troppo ubriaco per aggiornarvi sul film festival o su qualunque altra cosa stia succedendo nel mondo e nella mia vita vi dedico solo una canzone…


Nota di servizio – commenti nuovamente funzionanti

Posted: Aprile 14th, 2008 | Author: | Filed under: Piccole gioie | Commenti disabilitati su Nota di servizio – commenti nuovamente funzionanti

Ho risolto il problema che impediva la pubblicazione dei commenti sul blog. Ora grazie alla nuova opzione offerta da noblogs.org e’ possibile commentare semplicemente inserendo insieme all’articolo due parole che vengono presentate durante il processo di commento. Trascrivendo tali parole si conferma di non essere spammer e il commento viene automaticamente pubblicato. Ora non avete piu’ scuse per non farvi sentire… 😛


Ciro Cascina – Samanta

Posted: Aprile 4th, 2008 | Author: | Filed under: Documenti, Piccole gioie, Spizzichi e bocconi | 3 Comments »

Il video e’ stato pubblicato a Dicembre 2007, la chiacchierata con Ciro Cascina e’ del novembre 2003 a firma Felix Cossolo su Babilonia

Che fine ha fatto Ciro Cascina?
Me lo sono chiesto spesso e credo anche i più vecchi lettori di Babilonia. L’ho conosciuto ben 25 anni fa al campeggio gay di Capo Rizzuto in Calabria, e per tanti anni Ciro ha partecipato a tutte le iniziative importanti del movimento gay, ai pride, alle feste di piazza, ai congressi. Memorabile il suo bacio all’ex-sindaco di Bologna Renato Zangheri, che suggellò la conquista del Cassero di Porta Saragozza, come è ormai storico il suo intervento nel 1982 davanti ai cancelli della Fiat Mirafiori di Torino. E chi ha visto il suo spettacolo La Madonna di Pompei non può che condividere il titolo di un giornale che definì Cascina «il più grande attore del movimento gay». Da ricordare anche la vittoria che il pubblico del Teatro Cristallo di Milano, alla «Maratona dei monologhi» gli attibuì, nel lontano 1982 sullo chic Mario Mieli.
Tante cose sono cambiate e Ciro oggi è impegnato su altri fronti: a Roma, da febbraio, è in scena il suo nuovo lavoro Migranti de la Compagnia delle Palline al teatro off L’Incontrocanto di San Lorenzo. La formula è innovativa: non si paga l’ingresso, ben accetto un contributo, e a fine spettacolo si cena tutti insieme gratuitamente e il pubblico può stringere rapporti di amicizia, anche con gli attori.
Chiedo a Ciro un’intervista; preferisce una “conversazione”, e così per ore parliamo e ricordiamo le nostre battaglie passate e gli amori, rievochiamo nostalgie e ogni tanto – nei suoi lunghi assoli – ci sono irruzioni di performance improvvisate…
Di origine napoletana, ha vissuto nei vicoli e la sua teatralità è l’unica cosa che non deve a nessuno, che è innata, direi antica: appartiene alla sua umanità e lui la esprime con naturalezza, piacere, disperazione, senza sforzarsi di “fare l’attore”: per la strada recitava la parte della Regina, del Bandito, della Mamma, tutto naturalmente in dialetto napoletano.
Personaggio contraddittorio, indefinibile, nel suo ultimo spettacolo si fa chiamare Ciro Ciretta. Un parto tra maschile-femminile, sempre presente come componente fondamentale nella vita e nella scena. Un concepimento androgino molto vissuto nel suo corpo, nel sesso, nell’erotismo.
A volte la sua vena comica è irresistibile, anche se per lo più affronta tematiche impegnate quali il razzismo, l’emarginazione degli extracomunitari, la guerra – tutti temi che creano emozioni forti.
La sua storia vive su percorsi paralleli. In scena e nella vita la sua teatralità esplode lasciandosi influenzare dal periodo, dal momento, dalla stagione; facendosi penetrare, bisticciare, corrompere dagli eventi.
Ciro sente di non appartenere a quest’epoca: è uno sciamano, è coinvolto dalle situazioni, le attraversa, le subisce. Insolita la sua reazione rispetto al successo. Inflessibile, non si è lasciato corrompere, non si è prostituito alle leggi del mercato. Nonostante le sue doti ha rifiutato i vantaggi di una carriera manovrata da manager e impresari. Se questa scelta gli ha permesso di essere “genuino”, non gli ha però garantito la sicurezza economica: vive da nomade, come sempre, ospite in casa di amici… Ma si è così serbato molto tempo per riflettere e meditare. «Potevo fare la Regina al posto della Selvaggia!» si lascia scappare…
Ciro Cascina non ha avuto bisogno di fare coming out pubblico: per lui l’omosessualità appartiene al genere umano, non c’è bisogno né di orgoglio né di vittimismo.
Teatralità e sessualità sono sempre andate a braccetto. Ciro rifiuta l’odierna rappresentazione dell’omosessuale: palestrato, siliconato, falso; non c’è scelta, c’è l’omologazione totale. A lui tutto oggi sembra annacquato, compreso il sangue. Contesta la nostra rappresentazione folcloristica sui mass media, e di conseguenza ha rifiutato anche sceneggiature che gli hanno sottoposto proprio perché si sentiva a disagio nei ruoli che si volevano da lui.
Molti suoi coetanei dei vicoli, «femminielli», oggi sono trans; Ciro invece è orgoglioso di essere quello che è, delle sue rughe, degli anni che passano, del disordine della sua vita. Angosce e paure scompaiono quando lui è in scena: quello è il suo territorio.
«Quello che è grave non è tanto ciò che afferma il papa contro l’omosessualità; è terribile invece che molti ci credano e vivano con sensi di colpa e nello squallore la loro personalità».
Ciro non condivide il monopolio e il nuovo potere gay: «L’omosessualità è evangelizzazione. Sembra quasi ci sia oggi un razzismo all’incontrario, un travestimento per uniformarsi alle mode (gay) del momento… Ma sotto il vestito non c’è niente, vuoto totale.
I Gay pride di vent’anni fa, con poche persone, erano più dirompenti di quelli con migliaia di partecipanti di oggi, perché il messaggio era diverso, rivoluzionario. Eravamo spinti dalla disperazione e dalla voglia di cambiare tutto, radicalmente; oggi la richiesta è il matrimonio, l’integrazione. La situazione non è peggiore perché una volta si stava meglio, ma almeno prima la sofferenza era la molla per la lotta di piazza. Oggi tutto sembra più bello, più facile: ma è solo illusione. E poi non c’è memoria storica: nessuno ricorda i tanti omosessuali suicidatisi o morti di Aids. Il movimento si esprime “à la Luxuria”, figura opaca, che non trasmette nulla. Molti omosessuali sono arroganti, razzisti, anche con i loro simili».
Ma, nonostante tutto, Ciro non ha nostalgia degli anni “storici” nel movimento, e non è pessimista. Non se la sente di produrre ora spettacoli “comici” perché è un periodo in cui non c’è molto da ridere: quando ci sono le guerre, quando in alcune nazioni c’è la lapidazione…
Aspetta momenti migliori: «“Ci sarà il dì di festa”, come ne Il sabato del villaggio di Leopardi…».
«Speriamo», dico io…

Felix Cossolo – articolo tratto da Gayclubbing
La conversazione con Ciro Cascina è stata pubblicata su BABILONIA di Novembre 2003


31 agosto 1923

Posted: Marzo 14th, 2008 | Author: | Filed under: Piccole gioie, Spizzichi e bocconi | Commenti disabilitati su 31 agosto 1923

Una foto dal passato via riotclitshave


Sukeban Boy, splatter & tette firmato Noboru Iguchi

Posted: Marzo 12th, 2008 | Author: | Filed under: Piccole gioie | 1 Comment »

Dopo il grande successo di The Machine Girl e grazie alla segnalazione di Mundo Rarito sono lieto di presentarvi un’altro prodotto del regista giapponese Noboru Iguchi a meta’ tra gore, exploitation e splatter, interamente dedicato agli amanti delle tette, della mulitazione, della violenza e, ovviamente, del nonsense


Sogni Bagnati

Posted: Dicembre 20th, 2007 | Author: | Filed under: Piccole gioie | Commenti disabilitati su Sogni Bagnati

…si chiamano “polluzioni notturne“.

via Macchianera


Gara di schizzi

Posted: Ottobre 2nd, 2007 | Author: | Filed under: Inutilita', Piccole gioie | 3 Comments »
Gara di schizzi

Quando Dio ci disciplina…

Posted: Luglio 31st, 2007 | Author: | Filed under: Piccole gioie | Commenti disabilitati su Quando Dio ci disciplina…

Quando Dio ci disciplina, l’umiliazione è l’unico sentimento opportuno, ma bisogna che sia una vera umiliazione. Non umiliati perché il Signore ci ha stroncati e noi ci troviamo in uno stato pietoso agli occhi del mondo, ma per le cose che hanno reso necessario questo agire del Signore, come la tendenza a glorificarci nelle nostre benedizioni, a farci valere se abbiamo ricevuto più di altri, a trascurare gli interessi e la gloria di Cristo.

Quando un credente si trova lui personalmente in un cattivo stato, non può chiedere un’umiliazione generale, di tutta l’assemblea; sarebbe immorale e nient’altro che un mezzo per giustificare se stesso.

La vera umiliazione incomincia nel segreto, a tu per tu con Dio.

William Joseph Lowe, Il Messaggero Cristiano, agosto 1981
da un articolo scritto nel 1882, via Bibbiaweb.org

I gay russi si incazzano e iniziano a reagire anche fisicamente

Posted: Giugno 19th, 2007 | Author: | Filed under: Piccole gioie, Repressione | Commenti disabilitati su I gay russi si incazzano e iniziano a reagire anche fisicamente

Dopo ronde, pestaggi, lanci di uova, messe e rosari riparatori, processioni, insulti, minacce di morte e arresti i gay moscoviti si sono incazzati sul serio e hanno reagito fisicamente contro il gruppo di omofobi “Difensori di San Giorgio” impegnato da settimane nelle ronde antigay nella capitale russa.

Speriamo sia solo l’inizio di una reazione forte e chiara alle continue angherie e violenze subite dalle persone glbtq russe e speriamo che non sia necessario per loro passare da malavitosi e mafiosetti locali (come pare sia successo in questo caso) per riuscire a portare avanti le loro (e nostre) battaglie di liberta’…


Air Sex

Posted: Giugno 18th, 2007 | Author: | Filed under: Piccole gioie | Commenti disabilitati su Air Sex
Air Sex

Dal Giappone con furore un po’ di Air Sex