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Storytelling, il film

Posted: Aprile 18th, 2009 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Storytelling, il film

Ho appena finito di vedere Storytelling, film del 2001 di Todd Solondz e credo valga la pena di vederlo. Una via di mezzo tra Gummo e Serial Mom (assolutamente imperdibili), meno acido, piu’ “superficiale” ma pur sempre, a suo modo, interessante.


Sexy Sushi – Cheval

Posted: Aprile 15th, 2009 | Author: | Filed under: Piccole gioie, Spizzichi e bocconi | 1 Comment »

Lucky era gay

Posted: Febbraio 20th, 2009 | Author: | Filed under: Senza categoria | 1 Comment »

E dopo Luca e quella velata di Povia ecco a voi Lucky (che era gay ma ora e’ un po’ trans). Decisamente queer e molto piu’ simpatico!

http://noblogs.org/flash/mp3player/mp3player.swf

Scarica Luca era gay by SUPERiO


Due riflessioni sul “caso Povia” e il “caso Gino Paoli” – marketing, mass media e repressione

Posted: Gennaio 28th, 2009 | Author: | Filed under: Repressione | Commenti disabilitati su Due riflessioni sul “caso Povia” e il “caso Gino Paoli” – marketing, mass media e repressione

Del “caso Povia” e della sua canzoncina sulla guarigione delle persone omosessuali che presentera’ al prossimo festival di San Remo e del “caso Gino Paoli” si e’ parlato molto nelle ultime settimane e oggi ho trovato qualche minuto di tempo per raccogliere i pensieri e dire la mia.

Ho trovato particolarmente interessanti questi due eventi mediatici per alcune ragioni sia di carattere pubblicitario che repressivo.

Se in entrambi i casi la regia appare evidentemente quella degli uffici stampa & marketing delle case discografiche e del festival di San Remo che hanno fiutato la possibilita’ di creare un po’ di visibilita’ mediatica a basso costo e ad alto impatto e l’hanno creata ad arte, le reazioni ai due casi sono state differenti e meriterebbero una analisi comune.

######## IL CASO POVIA ########

Nel “caso Povia” la reazione esclusivamente mediatica fatta di comunicati stampa e comparsate televisive di Arcigay non ha fatto altro che alimentare quello che era il fine ultimo di Povia e degli organizzatori del festival di San Remo: comparire sui media. Intere trasmissioni dedicate al caso, ospitate e aperture sui maggiori tg nazionali, prima serata su Rai1 a Porta a Porta, personaggi del calibro di Iva – prendi questa mano – Zanicchi resuscitati e posti a difesa delle persone omosessuali, giornali infarciti di commenti e opinioni in merito, vittimizzazione del cantante (“mi hanno minacciato di morte”), smentite e controsmentite e la genialata del segreto assoluto sul testo della canzone non hanno fatto altro che creare l’evento San Remo che quest’anno stentava a decollare mediaticamente e a rilanciare il signor nessuno Povia sulla ribalta mediatica dopo la lunga assenza.

Forse mi sbaglio ma un silenzio mediatico magari accompagnato da una azione diretta durante il festival stesso (dove il rischio di creare l’attesa per l’evento sarebbe stata bassa) avrebbe evitato a Povia una sovraesposizione mediatica e forse sarebbe stata piu’ utile alla “causa gay”. Le battaglie mediatiche fatte sullo stesso piano e con le stesse armi di chi fa della comunicazione pubblicitaria la propria professione credo non possano che essere fallimentari.

E poi Aurelio Mancuso, presidente di Arcigay, in giacca e cravatta che tenta di apparire come “il gay serio con opinioni serie” che compare per 15 secondi su un tg nazionale non puo’ che soccombere miseramente nella memoria collettiva di fronte a un Diego Passoni qualunque che, con molta piu’ “””presunta ironia””” e padronanza del mezzo televisivo nazional popolare, distrugge Povia per il suo abbigliamento durante la trasmissione televisiva L’Italia allo Specchio riuscendo a ridicolizzare lateralmente Povia per 5 minuti buoni e catturando l’attenzione della casalinga annoiata.

Se si vuole giocare sullo stesso piano con i mass media, come ha scelto di fare una parte del movimento gay italiano, nella distruzione di un evento nazional popolare e di un finto scandalo creato ad arte bisogna conoscere le regole del gioco e giocare seriamente. Nazional popolari non ci si improvvisa e infatti le uscite “mediaticamente migliori” sul tema sono state quelle di una fascinosissima Vladimir – grande sorella – Luxuria che, alla Vita in Diretta, e’ riuscita tutto sommato ad apparire mediaticamente interessante e non eccessivamente noiosa.

Capisco perche’ una parte del movimento glbt italiano abbia scelto di giocare su quel piano le proprie carte (come d’altra parte hanno sempre tentato di fare con, a mio parere, pochissimi risultati) ma non posso che ritenere tutto questo sforzo estremamente controproducente. Gli unici risultati raggiunti sono stati il lancio del festival di San Remo e di Povia, con somma soddisfazione dei rispettivi uffici stampa che ci hanno azzeccato ancora una volta, senza riuscire a creare un movimento d’opinione sul caso che non fosse quello da salotto di Bruno Vespa (dove tra l’altro Mancuso non e’ riuscito neanche a farsi invitare in studio e dove se ne sono sentite di tutte).

######## IL CASO GINO PAOLI ########

Molto piu’ delicato il caso Paoli. Se da una parte l’operazione commerciale e’ riuscita perfettamente e l’uscita di un album nuovo di Gino Paoli che non interessava a nessuno se non a quei quattro che comprano ancora CD in Italia e a cui interessa Paoli e’ finita in prima pagina su moltissimi quotidiani e TG e quindi al grande pubblico (tanto da arrivare su questa mailing list), dall’altra Paoli e’ riuscito a farsi pubblicita’ molto bene andando in tv una sola volta, da Fabio Fazio a Che Tempo che Fa su Rai3, in un ambiente “protetto” e affrontando di petto il tutto.

Niente confronto reale, niente dibattito, solo ottima pubblicita’ in cui Paoli riesce addirittura a ribaltare le accuse sostenendo che


«Le emozioni sono filtrate dalla sensibilità individuale, chi ha una sensibilità sporca svilupperà una risposta emotiva sporca, chi si sente pulito, le vivrà come emozioni pulite». In ultima analisi, conclude Paoli, si tratta di capire che «chi ha buon senso ha sicuramente dato il significato giusto alla canzone, e di chi non ne ha, non me ne frega niente»

e appellandosi addirittura a “quella pietas cristiana di cui invece la società nella sua spasmodica ricerca del mostro ha perso traccia” in una intervista sul cattolicissimo Avvenire.

Una operazione commerciale piu’ “elegante” e sofisticata che pero’ ha avuto dei risvolti decisamente piu’ gravi a livello repressivo.

A parte gli immancabili ed inquietanti interventi del Moige, dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, del Telefono Arcobaleno e dell’Associazione Nazionale Sociologi l’aspetto piu’ preoccupante e’ un altro.

La Commissione bicamerale per l’Infanzia presieduta dalla nerissima Alessandra Mussolini ha convocato il cantautore nell’ambito di una indagine conoscitiva che la commissione sta svolgendo sulla pedopornografia. In ballo c’e’ il tentativo, ormai portato avanti da qualche anno, di stringere le maglie della censura soprattutto, ma non solo, su internet utilizzando come scusa la repressione di quella che viene genericamente definita “pedofilia culturale” ovvero tutto cio’ che non rientra direttamente nell’abuso del minore (che e’ gia’ giustamente punito per legge) ma che, in qualche modo, pare giustificarlo, promuoverlo o descriverlo attraverso testi, siti internet, film, fumetti, canzoni.

La valutazione dell’esistenza di tale reato non puo’ che essere estremamente soggettiva e dettata dalla “sensibilita’” del singolo giudice vista la mancanza di una “vittima” ed essendo il reato puramente “culturale”. Il famosissimo Lolita di Vladimir Nabokov da cui Stanley Kubrick trasse il relativo film sarebbe da considerarsi promozione o descrizione di atti pedopornografici e quindi passibile di censura e pena detentiva? Il libro Arancia Meccanica di Anthony Burgess in cui Alex (sedicenne) rapisce e stupra due bambine di 10 anni sarebbe stato messo al bando e non avremmo mai visto l’omonimo (ma decisamente autocensurato) film? Memorie di una Geisha di Golden in cui la verginita’ di una bambina viene messa all’asta sarebbe stato bruciato al rogo e i traduttori puniti con la reclusione? E che dire dei numerosissimi fumetti erotici e pornografici (e relativi film di animazione) in cui minorenni compiono atti sessuali?

La riflessione sul sottile confine tra la giustissima tutela dei minori e la censura di stato o l’autocensura (per paura) di scrittori, registi, cantanti o pittori non penso possa e debba passare attraverso una canzoncina di Gino Paoli e il successivo delirio mediatico.

Ma si sa, siamo in Italia dove la repressione e’ multiforme e sempre in agguato e dove pensare di fare ancora delle riflessioni serie su qualcosa che non siano le tette rifatte delle concorrenti del Grande Fratello o sulle vicende del calciatore di turno pare quasi una utopia.


Addio Bettie Page

Posted: Dicembre 12th, 2008 | Author: | Filed under: Spizzichi e bocconi | Commenti disabilitati su Addio Bettie Page

E’ morta ieri all’eta’ di 85 anni nella sua casa di Los Angeles. Addio Bettie Page


Adeschiamo Diritti: No Carf No Ratz, Roma 13 Dicembre 2008

Posted: Dicembre 10th, 2008 | Author: | Filed under: Appuntamenti | Commenti disabilitati su Adeschiamo Diritti: No Carf No Ratz, Roma 13 Dicembre 2008


Masochismo radiofonico (e un po’ di egocentrismo)

Posted: Dicembre 10th, 2008 | Author: | Filed under: Spizzichi e bocconi | 2 Comments »



La settimana scorsa, in un impeto di masochismo, quell* di Profondo Rosa, trasmissione sui movimenti LGBT e storie di vita in onda tutti i giovedi a partire dalle ore 18.00 sugli 87.9FM di Radio OndaRossa a Roma (trasmette pure in streaming!), hanno deciso di fare una lunga chiacchierata in diretta con me e il mio egocentrismo mi vieta di non parlarne anche qui sul blog.

Preso dal sacro furore radiofonico mi sono sbizzarrito parlando dei cazzi miei, della mia vita e delle mie seghe mentali sul mondo e sul movimento LGBT e non solo per circa mezz’ora. Se avete voglia di farvi un po’ di male potete scaricare e ascoltare l’intera puntata (il mio sproloquio inizia da circa meta’ trasmissione).

Solo per stomaci forti…


Sonia Argento – SuperGay

Posted: Dicembre 5th, 2008 | Author: | Filed under: Inutilita' | 2 Comments »

Ah, gli anni 80, quel magico leggero tocco di omofobia all’italiana mischiato ad un sound e ad un testo irresistibile… e come non ricordare anche “Fallo insieme a me” sempre di Sonia Argento?

Già ti filo un po’, lo sai che mi va
Che strafico che sei, chissà se ci stai
Supergay ma chi sei?
Io vorrei agganciarti, ma parli con lui
poi tieni insieme l’amico, se proprio lo vuoi
Supergay che farei…

Per amarti che farei
Per averti che farei
Per amarti un’ora che farei
Per averti che farei
anche il sesso cambierei
Per amarti un’ora sola Supergay

Come inventare una scusa per parlarti un po’
fisso i tuoi da gatto selvaggio e lo so
Supergay che vorrei…
oggi son tutta stravolta e rido anche un po’
sbaglio soltanto a pensarci non dirò di no
Supergay ti vorrei…

Per amarti che farei
Per averti che farei
Per amarti un’ora sola che farei
Per averti che farei
anche ciò che non vorrei
Per amarti un’ora sola Supergay

Ora ho capito mi guardi e poi ridi con lui
e ti avvicini e mi dici che cavolo vuoi
Supergay ma chi sei?

Che credevi Supergay?
Che pensavi Supergay?
Che volevo veramente Supergay?
Pensa quello che sarei!
Non sei quello che vorrei!
Vai a giocare col tuo bello Supergay!
Che pensavi Supergay?
Che credevi Supergay?
Che volevo veramente Supergay?


Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale – Torino – 5 dicembre 2008

Posted: Dicembre 2nd, 2008 | Author: | Filed under: Appuntamenti | Commenti disabilitati su Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale – Torino – 5 dicembre 2008

Per chi si trova a Torino venerdi’ 5 dicembre segnalo

Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale ore 17, Aula 2 Palazzo Nuovo.

Lo Spazio Unilotta, in collaborazione con il coordinamento Sommosse di Torino e con il coordinamento Facciamo Breccia Torino, presenta “Corpi negati: percorsi e storie di quotidianità”, ciclo di incontri dedicato al dibattito pubblico contemporaneo sul controllo e repressione dei corpi e sui percorsi di liberazione delle soggettività in programma da Dicembre 2008 a Maggio 2009 nelle aule di Palazzo Nuovo.
Il programma è strutturato in 6 incontri a cadenza mensile e verrà inaugurato venerdì 5 dicembre 2008 alle ore 17 presso l’Aula 2 dell’Università degli Studi di Torino in via Sant’Ottavio 20 con la presentazione del saggio di Barbara Spinelli “Femminicidio. Dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico internazionale” (Franco Angeli Edizioni, 2008 ), un approfondimento sul tema della violenza maschile contro le donne e le lesbiche. Nel corso dell’incontro verranno inoltre proiettati estratti video dal documentario “Preguntas sin respuestas (Domande senza risposta)” di Rafael Montero (Messico, 2005). Parteciperà all’incontro Barbara Spinelli, autrice del libro. Ingresso gratuito.


Imma Battaglia, proooooooooooooot!

Posted: Ottobre 13th, 2008 | Author: | Filed under: Repressione, Spizzichi e bocconi | 1 Comment »

Imma Battaglia (Di’Gay Project)
esprime solidarieta’ alla terrorista di estrema destra Francesca Mambro