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XXIII GLBT film festival di Torino – primo giorno

Posted: Aprile 18th, 2008 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su XXIII GLBT film festival di Torino – primo giorno

Il mio primo giorno al XXIII GLBT film festival di Torino e’ iniziato con una buone dose di Giappone con Manji (All Mixed Up, La casa dei piaceri particolari), un lungometraggio del 1964 di Masumura Yasuzo

Una donna sposata e la Dea della Misericordia, una storia di malizia, erotismo ed ingenuita’, un’abile manipolatrice, un meschino ricattatore, un marito bugiardo ma comprensivo, un triangolo di paure, menzogne e passione racchiuse in un film ironico e divertente in cui amore, bugie e morte si fondono senza pudori e senza inibizioni raccontando di un amore lesbico e di complicati triangoli.

scheda ufficiale
– scarica il film dalla rete edonkey (emule) utilizzando uno dei seguenti link

ed2k://|fileed2k://|file|Manji aka Passion 1964 Dvdivx Yasuzo Masumura.avi|687387134|874561760F4F5F17881958C907C3FF3D|/|(映画)(邦画)
ed2k://|file|(映画)(邦画) 日活 - 卍 まんじ 主演:樋口可南子%C2%B7高瀬春奈 [Manji (1983)].avi|737116160|3CF9C85FAB7B8AB877759A9C514FAEF3|/

Uscito dai 90 minuti di assoluto godimento giapponese e data una sbirciatina ai volontari (alcuni decisamente carucci) che si aggirano per i corridoi pronti a fornire informazioni utili, sono passato ad una serie di brevi documentari tra cui segnalo Renita, Renita dell’indonesiano Tonny Trimarsanto.

Dalla presentazione ufficiale

Intrappolata in un corpo maschile, Renita avrebbe voluto essere una donna e un medico sin da quando era bambina, ma i suoi genitori l’hanno obbligata a studiare in una scuola islamica deve è stata vittima di bullismo e ostracizzata. Si è ribellata diventando una prostituta nella speranza di trovare la libertà. Viceversa ha subito brutalità e violenze ed è stata discriminata dalla famiglia e dalla società indonesiana in cui vive.

scheda ufficiale

Infine per concludere la giornata con un altro tocco di sol levante ho assistito alla prima proiezione in Europa di un docu-film del 1991 del regista Kojima Yasushi intitolato Rasen no Sobyo (Rough Sketch of a Spiral). Un documentario fresco e delizioso, a tratti un po’ sconclusionato ma capace di rendere perfettamente la vita, la semplicita’, gli amori, le passioni e la voglia di vivere di un gruppo di giovani omosessuali giapponesi all’inizio degli anni ’90. E per di piu’ periodicamente per tutta la durata del film un ragazzotto decisamente interessante si e’ voltato a guardarmi… chissa’ se si fara’ vedere anche nei prossimi giorni… 😀

Dalla presentazione ufficiale
Primo documentario giapponese a parlare esplicitamente di omosessualità, Rasen no Sobyo segue con ironia e leggerezza il tentativo di Yano, un giovane di Osaka, di mettere in scena una pièce teatrale che affronti apertamente i forti e radicati pregiudizi della società giapponese sull’omosessualità. Un documento rarissimo e fondamentale.

scheda ufficiale

Ho evitato accuratamente la serata di inaugurazione, non mi hanno mai appossionato i monologhi e i ringraziamenti agli sponsor anche se sicuramente sarebbe stata una buona occasione di adescamento 😉 E poi la serata sulle Nuove Destre era decisamente piu’ interessante. Dovro’ rifarmi con la serata conclusiva!

La mia giornata di domani dovrebbe includere, salvo cedimenti fisici (o fortuiti incontri clandestini), Yukinojo Henge (An Actor’s Revenge) di Ichikawa Kon, Bara no soretsu (Funeral Parade of Roses) di Matsumoto Toshio da cui mi aspetto grandi cose essendo uno dei film preferiti da Kubrik, Mala Noche (un classico di Gus Van Sant), Lube Job di Parker Williams e un certo numero di corti.

Se siete da queste parti nei prossimi giorni e volete importunarmi siete caldamente invitati a contattarmi che almeno un caffe’ tra un film e l’altro lo si prende volentieri.

Ovviamente seguiranno aggiornamenti…


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