Il Pride equiparato alle pedofilia e multato in Russia
Posted: Novembre 23rd, 2011 | Author: porno | Filed under: Repressione | Tags: Arkhangelsk, coming out, Gay Pride, GLBT, leggi, pedofilia, Pride, Putin, repressione, Riazan, Russia, Russia Unita, san Pietroburgo, Vadim Tiulpanov | Commenti disabilitati su Il Pride equiparato alle pedofilia e multato in Russia[singlepic id=42 w= h= float=center]
Pur essendo passati 20 anni dai tempi in cui Boy George cantava contro la Clause 29 la repressione legale contro gay e lesbiche continua ad essere di estrema attualità in tutto il mondo. Scrive Giornalettismo:
Quasi tornando ai tempi sovietici, quando l’omosessualita’ era un reato (depenalizzato solo nella Russia post-comunista nel 1993), il ‘parlamento’ di San Pietroburgo ha approvato in prima lettura una legge che prevede multe per i gay, le lesbiche, i bisessuali o i transgender che professano apertamente il loro orientamento sessuale in presenza di minori, equiparando di fatto manifestazioni come i Gay-pride alla propaganda della pedofilia.
Per quanto il provvedimento abbia meri fini elettorali e tenda a rafforza il partito Russia Unita (promotore dell’iniziativa e profondamente putiniano) la legge è un pesante colpo alla libertà di espressione delle persone GLBT in Russia.
La legge, che richiede altre due letture dopo la recente approvazione (37 voti a favore e una astensione), prevede multe da 3000 a 5000 rubli (da 72 a 120 euro) per i singoli e sino a 50 mila rubli (1200 euro) per le organizzazioni che promuovono pubblicamente tali attivita’, come riferiscono alcuni media russi. Ma il presidente del ‘parlamento’ di San Pietroburgo, Vadim Tiulpanov, ritiene che le sanzioni dovrebbero essere inasprite portando le multe sino a 500 mila rubli (12 mila euro).
Leggi simili sono già in vigore nella regione di Arkhangelsk e Riazan e si inseriscono in un contesto come quello russo in cui ogni forma di manifestazione per i diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali o trans è fortemente osteggiata o vietata dalle istituzioni e dai partiti di estrema destra.
Vedi anche: In 29 stati USA si può essere licenziati perché gay
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