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Donne nel mondo del lavoro: qualche dato

Posted: Dicembre 1st, 2011 | Author: | Filed under: Documenti | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su Donne nel mondo del lavoro: qualche dato

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L’Economist, noto giornale di sindacaliste rivoluzionarie femministe anticapitaliste, ha pubblicato alcuni giorni fa uno studio intitolato Closing the gap sulla condizione delle donne nel mondo del lavoro contenente alcuni dati parecchio interessanti.

Il Post ne riassume gli aspetti principali

Ancora oggi, il 97 per cento dei dirigenti delle 500 maggiori imprese statunitensi incluse nella lista della rivista Fortune sono uomini. Dal 1970 a oggi, nei paesi più industrializzati la percentuale della forza lavoro femminile è passata dal 48 al 64 per cento. Un dato positivo che resta comunque inferiore a quello della Cina, ad esempio, dove lavora oltre l’80 per cento delle donne. Inoltre, come si nota dal grafico del settimanale britannico, nei paesi maggiormente industrializzati le percentuali più basse di forza lavoro femminile si riscontrano in Italia e India, dove c’è la più grande disparità tra uomini e donne. Il paese dove invece ci sarebbe meno discriminazione, secondo lo studio, è la Finlandia.

 


Per il tribunale di Belluno se ti stuprano è anche un po’ colpa tua

Posted: Novembre 26th, 2011 | Author: | Filed under: Repressione | Tags: , , , | Commenti disabilitati su Per il tribunale di Belluno se ti stuprano è anche un po’ colpa tua

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Medea segnala questa orrenda sentenza del tribunale di Belluno. Il disegno è di Vita di Uno Zero

Non è horror ma una sentenza del Tribunale di Belluno

Lasciamo a voi ogni commento, ve la presentiamo così, nuda e cruda, come l’abbiamo trovata in rete.

dal Manifesto Blog

Il 13 luglio 2011 il Tribunale di Belluno ha pronunciato la seguente sentenza, depositata l’11/10/2011.
Il Tribunale ha condannato un uomo perché “per motivi abbietti, costringeva.. gravemente minacciandola con un’ascia che teneva sul letto durante lo stupro al fine di eseguire il delitto di violenza sessuale, con violenza consistita nel tenerla ferma, a subire atti sessuali consistiti in un rapporto vaginale completo con eiaculazione”. Si legge nella sentenza che  l’imputato “sotto minaccia di una accetta, ebbe a costringere.. ad avere con lui ben due rapporti sessuali completi; e ciò nonostante la donna continuasse a piangere mentre il.. esaudiva i suoi istinti sessuali, incurante dello stato d’animo della stessa (tanto da leccarle le lacrime)”. Si legge inoltre che la parte offesa “..pur essendo stata talvolta contraddetta e smentita in alcune parti della propria deposizione dibattimentale dalle risultanze investigative compiute, è da ritenersi del tutto attendibile e credibile in relazione a quello che è il nucleo essenziale delle proprie dichiarazioni, ossia il racconto reso dalla stessa in merito alla violenza subita”. Questa in sintesi la vicenda: la donna, che svolge un’attività di commercio e vendita di automobili, un giorno, mentre serve al tavolo di un locale, conosce l’uomo, che successivamente la contatta più volte e le “fa la corte”, riferendole anche della sua intenzione di acquistare un’auto. Le propone quindi di andare a pranzo con lui e altri signori per discutere di un nuovo lavoro (in tale occasione la donna  inoltre spera di vendergli un’auto). Giunta all’appuntamento, poiché le altre persone ritardano, viene invitata a salire a casa sua a prendere un thè: dopo aver atteso chiacchierando alcune ore, l’uomo la minaccia con l’accetta e la stupra. Read the rest of this entry »